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Pescara, 24/11/2024
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Data: 26/10/2014
Testata giornalistica: Il Tempo d'Abruzzo
«Niente più auto in corso Vittorio» Domani il comitato depositerà le firme di 600 cittadini e 42 commercianti

PESCARA Più qualità che quantità alla manifestazione per dire «no al traffico» su corso Vittorio Emanuele. Poco più di un centinaio di persone si sono ritrovate all'incrocio con corso Umberto per partecipare alla marcia da corso Vittorio al Comune, dove i promotori hanno incontrato il sindaco Marco Alessandrini. Il comitato dei Mille, capitanato da Anthony Micolitti e Fabrizio Canta, ha incontrato l'adesione del Wwf, delle associazioni dei Ciclisti anonimi, di Critical mass e dell'associazione Pescara Polo. Al loro fianco, gli organizzatori hanno trovato numerosi esponenti del centrodestra, compresi Masci e Fiorilli che sono stati i principali fautori della riqualificazione di corso Vittorio Emanuele. A un certo punto, i politici presenti hanno tirato fuori gli striscioni di partito, ma gli organizzatori glieli hanno fatti ripiegare. «Non volevamo che la nostra iniziativa avesse una connotazione politica - ha spiegato Micolitti - e infatti non ce l'ha perché, se vedete in giro, potete incontrare persone che votano a destra come a sinistra». Un numero limitato di partecipanti, comunque eterogeneo e rappresentativo dell'anima ecologista che guadagna sempre più favori in città. Dal momento del ritrovo, la manifestazione si è dipanata attraverso slogan, discorsi e l'esibizione di una band pescarese, i Clash City Rockers, che tra cover e brani inediti ha dato ritmo all'evento. Subito dopo, Micolitti e Canta hanno messo in fila i partecipanti per dirigersi verso il Municipio. Ad Alessandrini, tutti hanno manifestato l'esigenza di una retromarcia sulla decisione di riaprire corso Vittorio Emanuele al traffico e, soprattutto, alle auto in direzione sud-nord. Il corso pedonale al cento per cento piace sempre di più e per questo il comitato dei Mille ha raccolto le firme di 600 cittadini e di 42 commercianti che saranno depositate domani, lunedì 27 ottobre, in Comune insieme alle tremila firme messe insieme dal centrodestra durante i due fine settimana organizzati in settembre per dire «no» al progetto del centrosinistra su corso Vittorio Emanuele. «Questo è il primo obiettivo - spiega Micolitti - il secondo è arrivare al referendum (progetto rilanciato dai partiti di centrodestra), ma non ci facciamo illusioni. Sei anni fa, se ricordo bene, il referendum si fece, ma l'Amministrazione comunale non tenne conto del parere dei cittadini. Del resto, abbiamo visto com'è andata a finire anche con la Grande Pescara: il 70% ha detto che vuole la fusione fra i tre Comuni dell'area metropolitana, ma la politica ha detto no. E credo che finirà così pure stavolta, anzi, nel nostro caso temo che il referendum non ce lo faranno neanche fare». Se la politica resterà sorda a oltranza, il comitato dei Mille non esclude il ricorso all'iniziativa più radicale ovvero l'annunciato blocco del traffico su corso Vittorio Emanuele. «Ma a questo - puntualizzano Canta e lo stesso Micolitti - non vogliamo arrivare. L'obiettivo vero è, oltre alla difesa del tratto riqualificato di corso Vittorio, quello di chiedere al Comune il completamento dell'opera a nord fino a via Piave e a sud fino a via Venezia. In tal modo si creerebbe un continuum di aree ciclopedonali, comunque servite dal trasporto pubblico, che dal piazzale della vecchia stazione apra un orizzonte a misura d’uomo a chi giunge in città, potendo scegliere se dirigersi verso il mare su corso Umberto o se passeggiare e fare shopping nel centro commerciale naturale di corso Vittorio».

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