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Pescara, 24/11/2024
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Data: 26/10/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Il partito dell’antitraffico: «Spariti smog e prostitute». I manifestanti spiegano le loro ragioni: «Finalmente possiamo aprire la finestra»

PESCARA Delinquenza e prostituzione che sono scomparse, aria più pulita, ingorghi stradali che si creeranno ancora di più degli altri giorni settimanali se corso Vittorio verrà chiuso al traffico solo nei week end, e, ancora, discontinuità amministrativa, danaro pubblico, viabilità generale. Sono solo alcuni dei temi dibattuti, anche con una certa tensione, nella sala consiliare del Comune, da una parte tra sindaco e vice sindaco, Marco Alessandrini e Enzo Del Vecchio, e i manifestanti, e dall’altra tra numero uno e numero due dell’amministrazione e i consiglieri comunali di centrodestra. Luciano Ciavattella, titolare della gioielleria Montalbano, l’ha messa subito sulla sicurezza della strada. «Vuole sapere, sindaco? Io adesso nel mio negozio, con corso Vittorio chiuso ai veicoli», ha rimarcato, «mantengo aperta la porta del locale durante il giorno. Se lei prima ha parlato di riqualificazione, non le sembra», ha puntellato ancora Ciavattella, «che per riqualificazione si debba intendere l’eliminazione della criminalità? Ebbene», ha aggiunto Ciavattella, «adesso questo disagio sul Corso è scomparso. La sera è sempre pieno di gente, anche nell’area di risulta, e io posso andare tranquillamente a prendere la macchina». Sull’istituzione della zona 30 si è invece soffermata una manifestante. «Sindaco», l’ha interpellato, «ma come si farà per far rispettare i 30 chilometri all'ora degli automobilisti?». «Ci saranno i rallentatori e gli occhi elettronici», la risposta. «Ma non li rispetterà nessuno», controreplica la donna. «Chi paga?», ha invece domandato un’altra, riferendosi alle modifiche necessarie della strada in vista della decisa riapertura la traffico. «I marmi che sono stati apposti sul Corso non si rovineranno con le macchine?». Sempre con un’attenzione sui soldi pubblici è intervenuto un altro presente in sala consiliare. «Perché questa discontinuità amministrativa?», si è rivolto ad Alessandrini, che ha replicato di non aver «alcuna furia iconoclasta», dopo aver citato Italo Calvino, e le sue «Città invisibili», e Voltaire. Fulvio Gianfagna, poi, a inizio e a fine dibattito in Comune ha chiesto due volte al sindaco della ragione del senso unico che verrà adottato, per il traffico automobilistico privato, in direzione sud-nord. «È un controsenso», ha spiegato Canfagna, «poiché così non si risolve il problema del traffico, che continuerà a ingolfare lo stesso le altre strade». E poi, ancora, Elvira Del Pizzo, che ha ripreso il motivo del commerciante titolare della gioielleria Montalbano, a proposito del tenere aperti i locali. «Ora, a casa mia», ha fatto notare la residente, «posso mantenere spalancate le finestre, poiché non c’è più lo smog di prima». Davide Santuccione, un altro manifestante, è poi ritornato sul tema della viabilità cittadina. «Sindaco», ha esordito. «Ma secondo lei, chiudendo la strada il sabato e la domenica, quando tanta gente da fuori Pescara si reca in città per passeggiare e fare compere», ha osservato, «non si creeranno degli ingorghi peggiori di quelli che si creerebbero negli altri giorni della settimana?».

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