TERAMO Dopo l’appello di albergatori e sindacati, per scongiurare il pericolo di chiusura degli impianti di risalita di Prati di Tivo, scende in campo anche il Movimento 5 Stelle con una risoluzione presentata dal consigliere regionale Riccardo Mercante. Il documento verrà presentato nella seduta odierna del consiglio riunito all’Emiciclo e intende sollecitare la giunta regionale a convocare di un tavolo tecnico per individuare una soluzione tempestiva per la località montana. «Dopo il declino di Prato Selva», dichiara Mercante «i cui impianti sono chiusi da oltre un anno e abbandonati all’incuria del tempo, anche Prati di Tivo rischia di subire la stessa sorte. Soltanto la scorsa settimana è stato pubblicato dalla società Gran Sasso Teramano il bando per l’affidamento della gestione degli impianti di risalita, di modo che si dovrà attendere l’inizio di dicembre per la piena operatività delle strutture». Anche Mercante, come già paventato dagli operatori turistici, si dichiara spaventato dalla possibilità che il bando di gara vada deserto a causa di un canone annuale ritenuto troppo alto per i gestori e fissato a 250mila euro. «La mancata riapertura degli impianti», prosegue Mercante,«ridurrà drasticamente la presenza di turisti a danno di tutte le strutture ricettive della zona, e dei livelli occupazionali con perdita di oltre 120 posti di lavoro». Questo, per il consigliere regionale del M5S, rischierebbe di vanificare del tutto i 20 milioni di fondi pubblici finora spesi per l’ammodernamento degli impianti. «E’ indispensabile che la Regione svolga un ruolo di raccordo tra i soggetti coinvolti», conclude Mercante «al fine di giungere, in attesa della realizzazione di un progetto diretto alla creazione del brand Gran Sasso, ad un accordo che possa consentire almeno la riapertura degli impianti e della stagione sciistica. E il problema di Prati di Tivo è uno dei temi in agenda del neopresidente della Provincia Renzo Di Sabatino che a questo proposito, in riferimento agli enti partecipati o nei quali è prevista l’indicazione di un componente da parte della Provincia, ha dichiarato che chiederà la remissione degli incarichi a tutti i nominati come atto di cortesia dopo l’avvicendamento politico alla guida dell’ente.