AVEZZANO Secca e irritata la risposta del sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, al collega dell’Aquila sulla questione tribunali. Cialente aveva chiesto fondi aggiuntivi per realizzare nel nuovo tribunale aquilano due ali per ospitare quelli di Avezzano e Sulmona. Una soppressione fatta in casa, insomma, per accentrare tutto a L’Aquila. Di Pangrazio, in appoggio totale alla battaglia degli avvvocati marsicani e a quelli di Sulmona, non ha fatto attendere molto la sua risposta con un «Cialente stai sereno». «Non deve preoccuparsi il sindaco Cialente, perché i tribunali di Avezzano e Sulmona non saranno chiusi e trasferiti nel 2018 - afferma Gianni Di Pangrazio -. La produttività del Tribunale di Avezzano è superiore a quella di L'Aquila, risultando il terzo tribunale d'Abruzzo. Quando le leggi sono sbagliate - continua Di Pangrazio - vanno corrette. La città dell'Aquila, inoltre, non sarebbe in grado di accogliere migliaia di procedimenti provenienti da Avezzano e Sulmona; non disponendo di una adeguata rete viaria, rischierebbe di rimanere ulteriormente congestionata, con un aumento dell'inquinamento. I fondi richiesti da Cialente - spiega il primo cittadino - per questo intervento inutile, potrebbero essere investiti su opere nella Marsica o nella Valle Peligna per potenziare la sicurezza delle scuole e per implementare le infrastrutture, come fogne e acquedotti. Appoggiamo la battaglia degli avvocati marsicani - chiosa Di Pangrazio - e interverremo sempre al loro fianco insieme a tutti i sindaci, come già in passato».