CHIETI Primarie del centrosinistra, c’è l’ingorgo mentre questa sera si capirà qualcosa in più sul futuro del centrodestra che attende di conoscere le mosse dell’Udc. Che, di fatto, apre alle primarie caldeggiate da Forza Italia ma non da Ncd, il partito del sindaco Di Primio. Lapidario Andrea Buracchio, segretario teatino dell’Unione di centro. «Sulle primarie pondereremo bene il tutto. La cosa importante sarà trovare l’unità d’intenti nel centrodestra», spiega Buracchio, «anche con un confronto serrato, ma schietto, tra le parti». Se L’Udc sfoglia la margherita e tiene sulle spine l’intera coalizione di centrodestra, il centrosinistra deve fare i conti con un affollamento incredibile dei candidati alle primarie che si terranno nelle prossime settimane. Il Pd, attraverso il segretario cittadino Filippo Di Giovanni, ha di fatto ufficializzato i tre candidati che saranno Luigi Febo, Marco Marino ed Enrico Iacobitti. Febo è in testa all’iniziativa lanciata dal Centro “Vota il sindaco ideale” con 422 imbucati con il suo nome staccati in pochi giorni. Marco Marino, di contro, ha raccolto finora appena 24 voti con Enrico Iacobitti ancora fermo al palo. Si fa largo, invece, Alessandro Giardinelli, con 83 voti, che rappresenterà alle primarie le liste civiche che gravitano all’interno della coalizione di centrosinistra. Non è nella partita primarie Alessandro Marzoli (che ha catturato 60 preferenze). Il giovane consigliere comunale del Pd, vicepresidente del consiglio comunale ma, soprattutto, renziano della prima ora, punta tutto il suo impegno politico a strappare la carica di nuovo segretario regionale del Pd che dovrà occupare la poltrona lasciata vacante da Silvio Paolucci, neo assessore regionale della giunta D’Alfonso. Il consigliere Marzoli ha confidato di essere deciso a centrare l’obiettivo malgrado una concorrenza che si annuncia spietata. La convention del partito in programma, con ogni probabilità, a metà dicembre metterà in chiaro le cose. Torniamo alle primarie. Il quinto candidato del centrosinistra sarà Giovanni Di Paolo, consigliere comunale della lista civica “Chieti per Chieti.” Concorrerà con la casacca della lista che prende il nome dall’associazione culturale da lui presieduta, “Chieti domani”. Un contenitore che ingloba al suo interno diversi professionisti da sempre legati ai valori della sinistra. «Una decisione ufficiale sulla mia partecipazione alle primarie dovrebbe arrivare a breve. Di sicuro», annuncia Di Paolo, «l’idea della lista che mi supporta è quella di candidarmi a sindaco qualunque sia l’esito delle primarie». Passiamo al centrodestra. Oggi, appuntamento fissato alle 17 a palazzo d’Achille quando torneranno a sedersi intorno ad un tavolo i rappresentanti del centrodestra, potrebbe essere sciolto finalmente il dilemma delle primarie che affligge Di Primio. Forza Italia le auspica ma non le vuole imporre e aspetta di capire il pensiero dell’Udc. Che sembrerebbe propenso a a farle. Il sindaco resta alla finestra e intanto incassa un discreto risultato all’iniziativa “Vota il sindaco ideale” con 123 voti. Molto meno, però, delle 371 preferenze ottenute dal consigliere regionale Mauro Febbo, il primo a voler le primarie nel centrodestra.