Nessuna denuncia finora, ma Digos e carabinieri analizzeranno i filmati
MONTESILVANO «Per il momento non c’è stata alcuna denuncia, ma stiamo raccogliendo tutte le informazioni utili a fare chiarezza sull’accaduto». E cioè testimonianze, tra cui quella del deputato di Forza Italia Renata Polverini (già sentita), e filmati. Ma potrebbe non essere finita qui. La dirigente della Digos di Pescara Leila Di Giulio vuole vederci chiaro nella rissa divampata mercoledì pomeriggio nella sala congressi del Grand Hotel Adriatico di Montesilvano durante il consiglio nazionale dell’Ugl. Che rischia però di essere solo il primo round: a novembre, è previsto un nuovo congresso nello stesso albergo. Sarà un altro ring? La rissa ieri intantoè proseguita nella rete, visto che ufficialmente nessuno ha voluto commentare quanto accaduto nella riunione a porte chiuse. Mercoledì, era prevista l’elezione del nuovo segretario nazionale del sindacato dopo le dimissioni del sindacalista pescarese Geremia Mancini, date circa un mese fa ad appena due mesi dalla sua proclamazione. Due i candidati a contendersi la guida del sindacato: Salvatore Muscarella del settore poste e telecomunicazioni e Paolo Capone del settore sanità, entrambi sostenuti da due opposti schieramenti. Ma durante le concitate fasi della votazione in sala, la tensione è salita alle stelle e il duro confronto verbale si è trasformato ben presto in scontro fisico sfociando in un vero e proprio parapiglia. Botte da orbi, insomma, con tavoli rovesciati, brocche e bicchieri ridotti in frantumi, sedie spaccate, tendaggi strappati e l’intervento della Digos di Pescara e dei carabinieri di Montesilvano a ristabilire l’ordine nell’hotel I sindacalisti presenti, tra cui anche l’onorevole di Forza Italia ed ex segretario dell’Ugl Polverini, sono stati ascoltati dalle forze dell’ordine che potranno fare chiarezza sull’accaduto anche servendosi delle riprese effettuate da una telecamera installata per riprendere tutte le fasi del consiglio. E saranno sempre i filmati a far luce anche sulla regolarità della votazione che sembra aver assegnato il titolo di segretario nazionale a Capone anche se, secondo alcuni delegati presenti, sarebbe stata proprio la “fazione” del segretario generale dell’Ugl sanità ad autoproclamare il proprio candidato prima della votazione, suscitando l’ira dell’opposto schieramento e innescando la miccia della rissa. Uno scontro proseguito virtualmente anche ieri sulle pagine dei social network dove alcuni sindacalisti hanno contestato le fasi che hanno portato all’elezione di Capone. «Alla faccia della democrazia, senza votare», attacca il segretario provinciale Ugl Campobasso Domenico Guida evidenziando «proprio perché ci stavo non avete dato possibilità anche all’altro candidato di far votare, ci sono le riprese» e chiedendo quanti voti abbia preso Capone. «Più dei due terzi», la replica del segretario regionale Lazio dell’Ugl Credito Alessio Storace. «E poi non voglio continuare ad alimentare polemiche e a inasprire i toni. Da ora, bisogna solo rimettersi a lavorare per il bene della nostra comunità sindacale». Dello stesso avviso anche il neo eletto Capone. «Tutte le forze e tutti i soggetti del sindacato, non compromessi con i devastanti fatti sui quali sta opportunamente facendo luce la magistratura», dichiara, «sono chiamati a unirsi a un’azione di rilancio del sindacato che sarà la vera sfida per me e per tutta la classe dirigente». Intanto, il Grand Hotel Adriatico di Montesilvano, fatta la conta dei danni, si prepara ad accogliere un nuovo appuntamento con l'Ugl, che potrebbe convocare un nuovo consiglio nazionale già la prossima settimana. Sindacato attraversato negli ultimi mesi da una serie di scossoni, a cominciare dalle dimissioni del segretario nazionale Giovanni Centrella, coinvolto in un'inchiesta della Procura di Roma con l'accusa di appropriazione indebita di fondi del sindacato, che ha ceduto il testimone a luglio al pescarese dimissionario Mancini.