Una bara con dei fiori sopra, lumini accesi, manifesti funebri. E’ stato celebrato ieri a Pescara, sotto la sede del quotidiano Il Tempo, il funerale dell’informazione abruzzese. E’ stato organizzato dai giornalisti precari per lanciare un grido di allarme “rispetto alla chiusura de Il tempo, che da oggi non sara’ piu’ in edicola con l’edizione Abruzzo-Molise” ed “esortare le istituzioni e il tessuto imprenditoriale locale a spendersi affinche’ l’esperienza di questo quotidiano non venga dispersa, le professionalita’ del giornale vengano recuperate e affinche’ altre reata’ editoriali continuino a rappresentare delle risorse per il territorio”. Un appello, nel volantino funebre consegnato ai tanti presenti, viene lanciato “all’intera classe politica, sempre solerte nel chiedere il contributo dei giornalisti, affinche’ si attivi per dare voce alle istanze degli operatori dell’informazione che rischiano di rimanere inascoltate”. Si chiede poi “un deciso di cambio di passo nel trattamento dei giornalisti precari” che percepiscono “stipendi da fame” e fanno difficolta’ a “vivere e lavorare in queste condizioni”. Tanti i politici, presenti, compresi il sindaco Marco Alessandrini, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, parlamentari, consiglieri comunali e provinciali e l’associazione Carrozzine determinate. “La chiusura de Il Tempo e’ solo il primo tassello, e nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ce ne saranno altri” – ha detto Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo che ha fatto riferimento ai problemi de Il Messaggero, de Il Centro e di Rete 8, e ha evidenziato che e’ ormai partito il processo di ristrutturazione dell’informazione in Abruzzo. “La situazione e’ drammatica, non solo qui” – ha proseguito Pallotta facendo notare che “le sensibilita’ che registriamo sul territorio non sono a 360 gradi, anzi c’e’ un ostinato silenzio del Presidente della Regione che ci lascia esterrefatti. Ma oggi ci sara’ un incontro con il Presidente del Consiglio regionale per discutere della convocazione degli stati generali dell’informazione, a cui parteciperemo solo a condizione che ci garantiscano risultati, altrimenti non consentiremo che siano solo una passerella per i politici”. Pallotta ha sollecitato, tra l’altro, l’approvazione di una legge di indirizzo per gli uffici stampa della pubblica amministrazione e un disegno di legno a sostegno della editoria on line. C’era anche Franco Farias, segretario del Sindacato dei giornalisti abruzzesi il quale si sta occupando, oltre che della situazione dei quotidiani Il Tempo e Il Messaggero, anche di Tv6 e Rete 8, e per quanto riguarda questa emittente locale ha parlato di “una grande menzogna aziendale, essendo state sparate cifre folli” per motivare la riduzione di personale. Ha anche annunciato che non si ricandidera’ alla guida del sindacato che “deve cambiare, e deve cambiare anche uomini, con la speranza che entrino tanti giovani”.