Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.942



Data: 01/11/2014
Testata giornalistica: Il Centro
La Regione pubblica i bandi per i capi-dipartimento. Tra gli esterni attualmente alle dipendenze della Regione c'è Carla Mannetti (Trasporti e infrastrutture), che risponderà all'avviso

L'AQUILA Tra qualche giorno o settimana si conosceranno finalmente nomi, cognomi, competenze e soprattutto progetti dei nuovi capi dipartimento della Regione Abruzzo. L'operazione “sconvolgimento” (come il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Camillo D'Alessandro, definisce il cambiamento a cui va incontro l'ente per effetto della riforma della struttura amministrativa e dirigenziale della Giunta regionale approvata ad agosto) è entrata nel vivo con la pubblicazione, il 29 ottobre, degli avvisi pubblici sul Bura, il Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo. Parte così la corsa alle candidature dei futuri sette direttori degli altrettanti dipartimenti in cui si articolerà la nuova Regione e ai quali si aggiunge quella del futuro direttore generale (con incarico previsto di ««tre anni con facoltà di rinnovo»). Gli avvisi pubblici riguardano i sette dipartimenti: Salute e Welfare, Opere pubbliche, Politiche del lavoro e dell’istruzione, Trasporti e turismo, Sviluppo economico e politiche agricole, Risorse e Presidenza e rapporti con l’Europa, e anche le figure dirigenziali per l'Autorità di Audit e controllo ispettivo e contabile, il Gabinetto di presidenza e l'Avvocatura regionale. E il tran tran dentro e fuori le stanze della Regione diventa in questi giorni più fitto. Chi è dentro? Chi è fuori? Ad avere deciso sin da subito di ritirarsi a “vita familiare” è il direttore del settore Risorse umane, Gianluca Caruso, il quale un mese fa ha placidamente spiegato al Centro che «dopo sette anni di lavoro qui torno in Lombardia». Nelle settimane passate il presidente della Regione Luciano D'Alfonso si era lasciato scappare il nome di Andrea Ciaffi, funzionario della conferenza delle Regioni, come potenziale capo di uno dei dipartimenti, mentre resta tutto da decidere il destino del super funzionario Pierluigi Caputi, dirigente dei Lavori pubblici e commissario al ciclo idrico, che pure si era detto convinto dell'opportunità, «per rispetto dell'ente che da 30 anni mi dà lavoro», di rispondere all'avviso pubblico. All'indeciso (fino a poche settimane fa) Germano De Santis, direttore delle Politiche attive del lavoro, si affianca la più certa di partecipare Maria Crocco, attuale direttrice delle Politiche della salute per il dipartimento socio-sanitario. Tra i nomi degli altri papabili futuri capi dipartimento, spunta anche quello di Filomena Ibello, (Riforme istituzionali e bilancio). Quanto al direttore generale, si è fatto più volte il nome di Antonello Turturiello, componente della conferenza Stato-Regioni e vice segretario della Lombardia. Bisognerà capire che fine faranno i dirigenti a capo delle sei strutture speciali della Regione. Potranno rispondere agli avvisi pubblici direttori sia esterni che interni all'ente, anche se c'è un numero massimo accettabile per gli uni e per gli altri: la nuova legge consente, ad esempio, soltanto 10 posizioni per gli esterni, ossia il 10 per cento delle figure dirigenziali (102 in tutto). Tra gli esterni attualmente alle dipendenze della Regione c'è Carla Mannetti (Trasporti e infrastrutture), che risponderà all'avviso. Per tutti però nel bando c'è una sorpresa: non dovranno soltanto indicare le professionalità e la formazione (curriculum sostanziale). Ma anche presentare un progetto ad hoc per il dipartimento al quale ambiscono. Per fare ciò dovranno prepararsi, studiare, conoscere i bilanci e le caratteristiche della Regione. Insomma, il lavoro, per i nuovi capi, comincia prima ancora di essere assunti.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it