Forza Italia ribadisce l'intenzione di passare per le primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco del centro destra al Comune per le elezioni di primavera 2015 e candida Mauro Febbo. Il nome del consigliere regionale, calato nell'agone ufficialmente, è stato il vero elemento di novità della riunione svoltasi l'altro ieri sera alla quale hanno partecipato oltre a Fi con lo stesso Febbo ed Emiliano Vitale, l'Udc con il coordinatore provinciale Andrea Buracchio e il capogruppo Mario De Lio, il sindaco Umberto Di Primio, il presidente del consiglio comunale Marcello Michetti, i capigruppo Enrico Bucci, Liberato Aceto e Palmerino Di Renzo. La candidatura esplicita di Febbo non sembra aver smosso più di tanto uno dei pilastri della coalizione, ovvero l'Udc che punta alla riconferma del sindaco uscente senza dover passare attraverso le primarie. «Sono convinto - ha detto Buracchio commentando l'esito della riunione (ma le parti si sono incontrate anche ieri mattina sebbene per poco tempo) che arriveremo ad avere una coalizione granitica senza passare per le primarie». La richiesta di primarie da parte di Forza Italia, tuttavia, è stata perentoria e con altrettanta fermezza tutti i partecipanti si sono impegnati sulla parola a chiudere la partita entro la prossima settimana che, dunque, si annuncia decisiva per stabilire se il passaggio sollecitato da Fi si terrà o meno. La palla poi passerà al tavolo regionale nel quale tutti i partiti del centro destra, a cominciare da Ncd (partito di Di Primio), devono essere rappresentati perché le decisioni vanno prese con il consenso di tutti. Al tavolo di ieri Fi ha ribadito i concetti e i principi alla base della sua richiesta: «Siccome è venuto meno il primato dei partiti e della politica - dice Febbo - ci deve essere un passaggio con gli elettori per dare l'imprimatur a chi è chiamato a svolgere un ruolo apicale. Non può più accadere ciò che si è verificato in questa consiliatura, con passaggi del centro destra al centro sinistra e ciò potrà essere garantito solo dalle primarie. Se poi le primarie non si faranno - aggiunge Febbo - certo non sarà un dramma. Se invece il tavolo decidesse una mia candidatura senza passare per le primarie, di certo non mi candiderei. In ogni caso, e ci tengo ribadirlo, a Chieti non accadrà ciò che si è verificato a Pescara». Per Bucci (gruppo misto) «l'incontro si è svolto in un clima abbastanza sereno, con l'apporto di tutti e per la salvaguardia della città. C'è la premessa per giungere - ha concluso - alla soluzione migliore». «Il centro destra unito è l'obiettivo, la scelta delle persone che debbono condividere questo obiettivo è il secondo, il terzo è quello entro la prossima settimana di definire ogni cosa e quindi partire immediatamente con le iniziative e le attività volte a riproporre il centro destra come governo della città - dice Di Primio. La prima sarà quella di rendere pubbliche le nostre decisioni, così che terminino anche illazioni e agitazioni di varie parti, la seconda è chiamare a raccolta il centro destra con una manifestazione».