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Pescara, 24/11/2024
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Data: 01/11/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Nuovo 730, via Internet e con i mutui. Interesserà circa 20 milioni di persone, ma il primo anno in 7 su 10 lo dovranno integrare con le spese per la sanità.

ROMA Dal prossimo anno la dichiarazione dei redditi per molti contribuenti arriverà a casa. Ma meglio non attendere il postino. Il Fisco non spedirà i nuovi 730 per posta. Per potervi accedere i contribuenti dovranno collegarsi al sito internet dell’Agenzia delle Entrate, inserire user name e password e controllare il documento. Se l’operazione per qualcuno risulterà complicata potrà sempre delegare i Caf, i Centri di assistenza fiscale. Posta tradizionale o elettronica che sia, la dichiarazione dei redditi sarà comunque una importante semplificazione. Almeno quando andrà a regime. Secondo le stime del Fisco, il prossimo anno saranno predisposti 19,985 milioni di modelli 730 precompilati riguardanti i redditi del 2014. Il problema però, è che l’Agenzia delle Entrate non è ancora in grado di inserire in questi documenti le spese mediche. Sarà in grado di farlo solo dal 2016 per i redditi 2015. Proprio per questo, sempre secondo le stime del Fisco, il prossimo anno ad accettare la dichiarazione precompilata senza modifiche saranno solo 5,650 milioni di contribuenti. Gli altri 14,335 milioni (circa il 70 per cento) effettueranno delle integrazioni. Da qui al 2017, tuttavia, grazie all’inserimento di nuovi dati nell’Anagrafe tributaria (oltre alle spese mediche, anche le erogazioni liberali, le spese di istruzione, quelle funebri), la percentuale di coloro che accetteranno per buoni i dati inseriti direttamente dal Fisco nella dichiarazione, salirà al 100% dei contribuenti. I vantaggi saranno indubbi. Con la dichiarazione precompilata non ci saranno responsabilità a carico del contribuente per eventuali errori. In pagina è pubblicato un vademecum con le principali domande e risposte sul funzionamento del nuovo strumento.

1. A chi, quando e come arriverà la dichiarazione?

A partire dal 15 aprile del prossimo anno, il Fisco metterà a disposizione dei contribuenti la dichiarazione precompilata per i lavoratori dipendenti e assimilati e per i pensionati che hanno i requisiti per presentare il modello 730. La dichiarazione, tuttavia, non arriverà a casa per posta ordinaria. Il contribuente potrà accedervi on line sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, potrà delegare il proprio sostituto d’imposta (per esempio il datore di lavoro se presta assistenza fiscale), un centro di assistenza fiscale (Caf) o un professionista abilitato. Il contribuente potrà in ogni caso continuare a presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie, compilando il 730 o il modello Unico Persone Fisiche.

2. Quali sono i dati che il documento conterrà?

Per l’elaborazione della precompilata, il Fisco utilizzerà le informazioni disponibili nell’Anagrafe tributaria: dichiarazione dell’anno precedente e versamenti effettuati. Saranno a disposizione dell’Agenzia anche i dati trasmessi da soggetti terzi come banche, assicurazioni ed enti previdenziali, che entro il 28 febbraio di ogni anno dovranno trasmettere al Fisco i dati relativi ad alcuni oneri deducibili, come interessi su mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, previdenza complementare. Gli altri dati saranno trasmessi dai sostituti d’imposta: redditi da lavoro dipendente e assimilati, compensi per attività occasionali di lavoro autonomo. Saranno presenti nella dichiarazione anche i redditi da fabbricati, sulla base dei dati catastali.

3. Quali voci il contribuente potrebbe dover inserire?

Le integrazioni potranno essere effettuate entro il 7 luglio. Le modifiche potranno essere di due tipi: per correggere errori nei dati presenti nella dichiarazione; per inserire deduzioni o detrazioni che non sono state riconosciute dal Fisco. Per il primo anno di applicazione, il 2015 per i redditi 2014, nella precompilata non saranno inserite automaticamente le spese sanitarie. Chi vorrà farle aggiungere dovrà rivolgersi ai Centri di assistenza fiscale e far integrare la dichiarazione. Proprio a causa del mancato inserimento delle spese sanitarie, almeno il primo anno, potrebbe essere elevato il numero dei contribuenti che chiederà modifiche. Anche altre detrazioni e deduzioni, come spese funerarie o erogazioni liberali, non sono al momento comprese.

4. Quando saranno presenti anche le spese sanitarie?

Grazie al sistema «Tessera Sanitaria», a partire dalla dichiarazione dei redditi del 2016 (anno d’imposta 2015), nella precompilata confluiranno anche i dati relativi alle spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta. Al momento la tessera registra gli acquisti di materiale farmaceutico e le visite mediche in strutture pubbliche. In futuro all’anagrafe tributaria dovranno confluire anche i dati delle visite in strutture private. A quel punto i dati della dichiarazione precompilata saranno maggiormente completi. Ma in futuro, secondo i piani del Fisco, in Anagrafe dovranno arrivare tutti i dati su detrazioni e deduzioni fiscali.

5. Quali sono i vantaggi rispetto al vecchio 730?

Il direttore del Fisco, Rossella Orlandi, ha spiegato che la precompilata è un cambio di paradigma. Si passa dal modello «Mi dica, poi io verifico e le faccio sapere nei prossimi anni» a un altro che si può riassumere così: «Questo è quanto dovuto e, se per lei va tutto bene, ci vediamo per la prossima dichiarazione dei redditi». Nel caso di accettazione senza modifiche della dichiarazione proposta dal Fisco direttamente dal contribuente, i dati relativi agli oneri forniti da banche, assicurazioni, ecc, non saranno sottoposti a controllo documentale. Nel caso la dichiarazione sia presentata tramite Caf, questi ultimi sono tenuti ad apporre un visto di conformità. In questo caso eventuali richieste di pagamento saranno inviate direttamente ai Caf.

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