CELANO Il giorno dopo mastica amaro, ma ostenta tranquillità il sindaco appena sfiduciato Filippo Piccone, deputato della Repubblica. Messo in minoranza da tre dei suoi (Di Loreto, Rosati e Piperni) in un consiglio comunale convulso che ha visto respinto il punto fondamentale del bilancio. Qual è il suo primo pensiero il giorno dopo la sfiducia? «È quello di cercare di capire quali azioni fare nell'interesse dell'ente, per garantire un minimo di continuità amministrativa». Cosa potrà fare il commissario? «Oltre ad approvare il bilancio gestirà la parte amministrativa in regime assoluto di provvisorietà, come è tipico dei commissari prefettizi». Ma lei ha capito il motivo della sfiducia? «Sinceramente no, ho provato in tutti i modi anche in consiglio a cercare di comprenderne i motivi. E sfido chiunque a spiegarmeli, ho sentito motivazioni evanescenti, fuori dal livello della decisione stessa, che è grave e importante per la città. Mi sono sembrate motivazioni apparentemente inesistenti». Cosa si rimprovera? «Fondamentalmente nulla, ma per carità questo non vuol dire che non abbia commesso errori. Però ho provato con serenità, in tutti i modi, appellandomi alla necessità della città e dell'ente a evitare la crisi, schivando polemiche e contrapposizioni. Mi sono addirittura umiliato, ma l'ho fatto consapevolmente non per ledere la mia dignità, ma perché ritenevo e ritengo gli interessi del Comune superiori a quelli personali». Quali i tempi per l'arrivo del commissario? «Qualche giorno, l'ultimo appuntamento in cui rappresenterò la città sarà quella del 4 novembre, giornata delle Forze armate». Quali ripercussioni sulle tasse comunali? «Non so cosa riuscirà a declinare in termini pratici il commissario. Tutto ciò che era nelle nostre intenzioni l'abbiamo deliberato in giunta. Le delibere di indirizzo possono agevolare le decisioni del commissario. Sono quelle che ho annunciato nel consiglio comunale straordinario sul fotovoltaico: bonus fiscale alle famiglie (4-500 euro all’anno), borse lavoro e lavori pubblici. L'unica cosa che non sono riuscito a indirizzare sono stati altri 20 milioni di lavori pubblici». E sul fotovoltaico? «Quello che siamo riusciti a fare subito, sul fronte dei lavori pubblici, è dare seguito alla costruzione delle due scuole nuove, una al campo Bonaldi e l’altra, previa demolizione e ricostruzione, è la scuola media di via Fontanelle. Inoltre, una serie di lavori pubblici che avevamo posto in essere, ma che purtroppo non abbiamo potuto seguire». Considera chiusa l'esperienza su Celano o ci possiamo aspettare un coinvolgimento anche nella prossima campagna elettorale, magari in un ruolo diverso? «Mai chiusa, sono sempre pronto a dare il contributo alla mia città. Ne ho il diritto, ma anche il dovere». Cosa sente di dire a chi l’ha sfiduciata? «In aereo ho visto il film "La grande bellezza" che mi è piaciuto tantissimo. Il personaggio Jap Gambardella, interprettato magistralmente da Toni Servillo, a un certo punto dichiara: "La più grande ambizione di Flaubert era scrivere un romanzo sul niente, se ti avesse conosciuta avrebbe avuto un grande spunto”. Potrò mai riuscirci io?». Intanto, filtra un’indiscrezione secondo la quale, visto il lasso di tempo che intercorrerà tra il commissariamento e le nuove elezioni, Piccone potrebbe ricandidarsi a sindaco.