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Pescara, 24/11/2024
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Data: 02/11/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Confesercenti «Piano traffico per il Corso senza le auto». Sì alla pedonalizzazione nel fine settimana. Chieste più garanzie di sicurezza

Sì alla chiusura di Corso Vittorio nel fine settimana, è questo il punto fermo che spicca dal sondaggio promosso da Confesercenti tra i negozianti del centro città. E la tendenza che si afferma, a quanto pare, sarebbe a favore della pedonalizzazione. Ogni altra valutazione è tuttavia rimandata all’elaborazione di un nuovo e dettagliato piano del traffico che dovrà tenere conto del potenziamento dei mezzi pubblici, a cominciare dal Filò che Confesercenti vedrebbe volentieri su Corso Vittorio piuttosto che sull’area di risulta (vedi articolo a fianco).
Tanti gli apprezzamenti ma tante sono anche le contraddizioni che emergono dalle valutazioni dei 250 interlocutori che hanno risposto al questionario dell’associazione diretta da Gianni Taucci. «Il responso definitivo lo avremo soltanto domani ma l’orientamento delle risposte è già definito - ha spiegato proprio il direttore di Confesercenti -. Una percentuale significativa di intervistati difende la scelta della chiusura al traffico dal sabato pomeriggio alla domenica, ma in enerale emergono forti perplessità in ordine al passaggio di auto private su corso Vittorio Emanuele. In tanti infatti si domandano: che senso ha far passare le auto sulla stessa corsia dei bus? C’è il forte rischio che si andranno a creare code e rallentamenti».
Esattamente la posizione espressa da uno del Comitato per lo sviluppo sostenibile nel faccia a faccia di una settimana fa con Alessandrini a palazzo di città. Quel sabato, in chiusura di corteo, il portavoce del comitato Fabrizio Canta insieme con esponenti della passata amministrazione comunale di centrodestra ha consegnato al sindaco circa quattromila firme a favore della chiusura del Corso, ad eccezione dei mezzi pubblici sul cui passaggio sono tutti d’accordo. E’ emersa netta, dunque, la frattura tra residenti e commercianti, considerato che Confcommercio rispose con 300 locandine di negozianti favorevoli alla riapertura della strada alle auto.
Un’altra considerazione che si ripete più volte nel sondaggio di Confesercenti è legata al fattore sicurezza. Si ha forte la percezione di un rischio insostenibile: far convivere pedoni e mezzi pubblici e auto, sia pure alla velocità di 30 chilometri orari, rappresenta un pericolo ed è per questo che l’amministrazione comunale ha dovuto aspettare per consentire la riapertura del Corso al traffico: vanno installate delle barriere non impattanti utili a garantire sicurezza. «C’è il rischio che un bimbo possa sfuggire di mano alla mamma e sbucare all’improvviso da dietro una fioriera o da una fontana sul percorso e in quel caso ci scappa la tragedia» è il commento di Gianni Taucci.

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