ROMA La sessione di bilancio ancora deve cominciare, ma già è lunga la lista di capitoli sui quali partiti e parti sociali chiedono di intervenire per correggere la legge di Stabilità. Forza Italia scalda i motori sulle richieste di intervento alla manovra che inizierà il suo iter questa settimana (il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato per le 13 di venerdì) e promette emendamenti per ridurre le tasse sulla prima casa. Difficile che questi possano trovare accoglienza, nel momento in cui peraltro il governo è al lavoro per ridurre la «miriade di tasse e tributi» locali a una unica «local Tax» come ha ribadito il premier Matteo Renzi nell'incontro con i Comuni. L'obiettivo minimo per il 2015 sarebbe quello di unificare Imu e Tasi, semplificando il sistema attuale e in ambienti di governo non si esclude che almeno questa soluzione ponte possa trovare spazio nella legge di Stabilità nel corso dell'iter parlamentare.
CORREZIONE DEI CONTI
Di sicuro arriverà invece l'emendamento dell'esecutivo con le «misure aggiuntive» per garantire 4,5 miliardi di calo del deficit strutturale: 3,3 miliardi attualmente postati nel Fondo taglia-tasse, 500 milioni che saranno sottratti ai cofinanziamenti dei fondi Ue e un ulteriore estensione dell'inversione contabile per l'Iva anche alla grande distribuzione, in chiave anti-evasione. Misura quest'ultima che avrà bisogno però dell'autorizzazione della Ue, senza la quale scatterà un aumento delle accise (per circa 730 milioni), che non piace agli operatori perchè, dice ad esempio Federdistribuzione, creerebbe problemi di liquidità alle aziende.
Altri temi sui quali già si è aperta una riflessione, anche sulla scia delle richieste avanzate negli incontri con sindacati e imprese, riguardano un ripensamento sui tagli ai patronati, la tassazione su Tfr e Fondi pensione, un rafforzamento del credito d'imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo. E qualcosa si dovrebbe tentare di fare anche per il sociale, a partire dal fondo per la non autosufficienza, che subisce un taglio di 100 milioni contro il quale le associazioni (in particolare dei malati di Sla) già hanno preannunciato presidi e mobilitazioni.
I TAGLI
Non ci dovrebbero invece essere particolari richieste di modifica sui principali capitoli della legge di Stabilità: bonus Irpef da 80 euro, sconto Irap per le imprese, esenzionr fiscale per i neoassunti. Rimane invece aperti il capitolo dei tagli agli Enti locali, in particolare le Regioni alle quali il governo ha chiesto un sacrificio di 4 miliardi di euro. Su questo versante il confronto è aperto: il governo ha già incontrato i rappresentanti delle Regioni e in settimana le parti dovrebbero rivedersi per trovare un punto di intesa che consenta di mantenere i saldi invariati ma di evitare tagli ai servizi essenziali per i cittadini. La via d’uscita indicata dalle Regioni è quella di intervenire sul fronte della sanità applicando a tutti i cosiddetti costi standard.