Continua nell’Ugl, dopo la zuffa al Grand hotel Adriatico di Montesilvano il braccio di ferro tra Paolo Capone, che sostiene di essere stato regolarmente eletto segretario generale, e i suoi oppositori. Nonostante la smentita di Capone, i primi firmatari della mozione Ripartire dal territorio confermano pr oggi una conferenza stampa a Roma, nella sede dell’Ugl Comunicazioni.
Alla conferenza stampa, si legge in una nota «parteciperanno dieci segretari confederali, 48 segretari delle unioni del territorio e numerosi segretari di categoria per fare luce su quanto accaduto all’ultimo consiglio nazionale di Montesilvano attraverso filmati inequivoci, per illustrare le iniziative, anche giudiziarie, che sono state intraprese e per rilanciare il progetto sindacale per far ripartire l’Ugl dai territori». È l’annuncio di una coda giudiziaria per la maxi zuffa tra delegati nel consiglio chiamato ad eleggere il successore del pescarese Geremia Mancini alla guida del sindacato della destra italiana. Ma, l’iniziativa degli oppositori, è anche la risposta ad un comunicato con cui Capone ha sostenuto di essere stato legittimamente eletto segretario generale.