Dopo oltre 5 anni di stillicidio della ricostruzione, L'Aquila e il cratere hanno finalmente fatto Bingo. Il regalo, 5 miliardi e cento milioni di euro aggiuntivi per i prossimi cinque anni, è contenuto nelle tabelle allegate alla legge di Stabilità (una manovra da 36 miliardi di euro). Alla cifra si aggiunge il miliardo e cento milioni già disponibile giungendo a 6 miliardi e 200 milioni di euro. La copertura è stata data con fondi di bilancio dello Stato attraverso il rifinanziamento del decreto Emergenze. La tabella prevede tuttavia solo 200 milioni per il 2015, 900 nel 2016, 1 miliardo e cento nel 2017 e 2 miliardi e 900 milioni nel 2018.
LE CIFRE
Il vice presidente della Regione Giovanni Lolli ha spiegato che, con il meccanismo delle anticipazioni, non sarà un problema portare nelle annualità 2015 le cifre previste nel 2016 e 2017 per un totale di 2 miliardi e 200 milioni. I soldi saranno erogati in base al meccanismo delle delibere Cipe sui bisogni di cassa. A dare l’annuncio Giovanni Lolli, Luciano D’Alfonso, Massimo Cialente, Stefania Pezzopane, Pierpaolo Pietrucci, assessori, consiglieri comunali ed Emilio Nusca in rappresentanza dei sindaci del cratere. «La certezza delle risorse - ha spiegato Lolli -, non farà venir meno la battaglia per il 3% in Europa, da combattere a vantaggio di altre zone colpite da calamità naturali perché nessuno deve passare quello che è toccato a noi».
L’INCONTRO
Prima della conferenza stampa Cialente, Lolli e D’Alfonso hanno incontrato il sottosegretario Graziano Delrio a Chieti al quale hanno rinnovato la richiesta di costituire una cabina di regia romana diretta dalla Pezzopane. Delrio ha promesso che entro una settimana saranno indicati il sostituto di Aldo Mancurti nella unità di missione e di Paolo Aielli all’Usra. «Al ministro Dario Franceschini - ha continuato Lolli - porremo il problema della sostituzione della direzione Beni Culturali. Franceschini è deciso a fare una direzione straordinaria sulla ricostruzione in Abruzzo. Scoppola non intende rimanere». Nella legge di stabilità e poi nel Milleproroghe saranno inserite anche misure urgenti per il personale e per le macerie. Di pari passo andrà avanti la legge Legnini per la ricostruzione il cui testo sarà condiviso con il Consiglio comunale dell’Aquila e con i comuni del cratere. Anche la Regione farà la sua parte emanando a breve una legge urbanistica sulla Ricostruzione.
LE TASSE
Novità anche in tema di restituzione tasse: è stato stilato un documento condiviso per andare a trattare in Europa della questione. Sarà dimostrato che i risarcimenti che hanno avuto le imprese non compensano affatto i danni subiti. Ora tutti dicono grazie al governo Renzi che dovrebbe arrivare all’Aquila entro la prima decade di novembre. «Il cronoprogramma è salvo nonostante i gufi - ha sottolineato Cialente -. Le imprese ora dovranno darsi da fare perché è prioritario chiudere i lavori in centro storico entro il 2017, così come rispettare il cronoprogramma delle frazioni». La Pezzopane, come renziana di ferro, ha sottolineato che la ricostruzione più che una priorità del governo, con queste risorse messe a disposizione diventa una esclusiva.
D’Alfonso: «Renzi verrà in città»
«Nella legge di Stabilità regionale sarà contenuta la legge per L’Aquila capoluogo». Lo ha annunciato Luciano D’Alfonso: «Le risorse saranno inserite nel collegato alla finanziaria regionale. Faremo la legge confrontandoci con il Comune perché il futuro dovrà essere diverso dal passato. Come Regione vogliamo essere utili alla ricostruzione, tanto che metteremo parte del nostro personale a disposizione del Comune dell'Aquila così come abbiamo fatto con il Mibac». Lo stesso D'Alfonso ha annunciato la imminente visita del premier Renzi all’Aquila.