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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/11/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Filovia, giovedì il comitato Via. Russo: progetto a rischio. Il presidente della Gtm: una bocciatura da parte dell’organismo della Regione porterebbe a un danno economico e all'intervento della Corte dei conti

PESCARA Giovedì prossimo, per la terza volta, il comitato per la Via (Valutazione di impatto ambientale) delle opere pubbliche della Regione tornerà a occuparsi della filovia. Dopo una prima convocazione, quella del 2008, in cui il comitato decise che una Via non occorresse per l'opera in corso, seguita da quella del 2012, in cui prescrissero soltanto alcune condizioni, come quella di eliminare le barriere architettoniche, il 6 novembre, sulla carta,icomitato potrebbe decidere che una valutazione per l’impatto ambientale occorra. Se lo aspettano, quanto meno, le associazioni ambientaliste e coloro che, negli anni, si sono rivolti alla magistratura per bloccare i lavori di competenza della Gtm, la Gestione dei trasporti metropolitani. «È un’ipotesi che non voglio prendere neanche in considerazione», ha spiegato ieri il presidente della Gtm, Michele Russo. «Una decisione di questo tipo porterebbe a un danno economico e all'intervento della Corte dei conti. Ma poi mi chiedo anche come potrebbe mai uno stesso comitato, ritornare sui propri passi e decidere diversamente da quanto disposto in precedenza». Insomma, un nuovo rischio di stop, per la filovia, dopo un ricorso, negli anni scorsi, all’Autorità di vigilanza a Roma, alcune denunce penali (archiviate), due ricorsi al Tar (respinti) da parte di cittadini, con i suoi 35 milioni di euro dell’Unione europea appaltati per il primo lotto e i 25, per il secondo e terzo lotto (uno per il tracciato fino all’Aurum e l’altro fino all’aeroporto), già in cassa, ma spendibili solo se i relativi appalti, dopo la proroga di sei mesi al termine iniziale del 31 dicembre 2015, verranno aggiudicati entro il giugno del 2016. Tempi difficilmente rispettabili, secondo Russo. Mentre ora, con i fili elettrici già installati sul pezzo della Strada parco relativo al territorio pescarese, se le operazioni dovessero procedere senza intoppi, fa sapere Russo, «entro l’anno in corso finiremmo i lavori civili. Entro la fine dell’anno prossimo, invece, dovrebbero arrivare i filobus Euro 6. Altro che mezzi obsoleti, come ha detto qualcuno». Chi, invece, vorrebbe bus elettrici o a metano sulla Strada parco, al posto dei filobus, è Mario Sorgentone, presidente dell’associazione Strada Parco. «Sono meno costosi», ha spiegato Sorgentone, «non necessiterebbero, per via delle loro dimensioni ridotte, dei 22 semafori da installare ora sulla strada parco, i quali saranno causa di inquinamento per via delle code che faranno formare agli incroci, e, in più, sempre per il peso ridotto, potrebbero transitare, diversamente dai filobus, sul tratto stradale di Pescara».

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