TERAMO Trasporto pubblico urbano, qualcosa va migliorato in termini di infrastrutture e sicurezza dell’esercizio secondo i rappresentanti sindacali degli autotrasportatori di Cgil, Cisl e Uil che proprio nei giorni scorsi hanno avuto un incontro in prefettura con il presidente della Baltour Agostino Ballone e l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo per presentare le loro istanze. Tra le critiche individuate dagli autisti c’è ad esempio un problema al capolinea della Cona, dove la chiusura di una strada che costeggia l’Istituto tecnico per geometri non consente ai mezzi di poter effettuare in sicurezza le manovre di inversione. Qui i sindacati hanno evidenziato la necessità di individuare anche una fermata per la salita dei passeggeri e la relativa segnaletica. Tra le sollecitazioni è emersa anche una disciplina più serrata della circolazione a piazza San Francesco, che dovrebbe essere riservata ai mezzi pubblici ma dove per i sindacati si registra una «pericolosa commistione col traffico veicolare indifferenziato». Per gli autisti un supporto dovrebbe arrivare anche dal comando dei vigili, con particolare riferimento al ricorrente fenomeno della sosta irregolare a ridosso delle scuole in corrispondenza degli orari di ingresso e uscita che ostacolano le manovre dei mezzi pubblici. Migliorabili ad esempio sarebbero inoltre legati al percorso della linea 2 che attraverso il centro storico conduce in ospedale. In questo caso gli autisti hanno espresso preoccupazione per i pedoni, ma soprattutto per i tanti ragazzi che si fermano a giocare in piazza e spuntano a sorpresa a ridosso dei bus, peraltro troppo ingombranti per la percorrenza delle vie parallele a corso San Giorgio. L’assessore Di Giovangiacomo ha chiarito che non si può prescindere dal centro storico per servire l’ospedale, ma sta valutando l’ipotesi di percorrere la tratta con un mezzo di dimensioni più piccole. Anche per la Cona è stato trovato un accordo per creare una mini rotonda nei pressi del capolinea per agevolare le operazioni di inversione, ma novità protrebbero arrivare presto per la linea 6 e7. Quest’ultima è stata al centro delle polemiche degli universitari, lasciati a piedi a causa del sovraccarico dei mezzi. La soluzione potrebbe arrivare presto dall’istituzione di un bus supplementare per irrobustire il servizio nelle ore di punta grazie al risparmio sul chilometraggio, che verrà ottenuto tagliando il percorso che conduce alla vecchia mensa. Questa non ha più motivo di essere servita con il trasferimento del servizio al campus di Coste Sant’Agostino.