TERAMO – E dopo lo stupore per la gravità di quanto avvenuto mercoledì scorso con il sequestro dello scuolabus della ditta Fratarcangeli che copriva la linea di Piano della Lenta, adesso si passa all’indignazione nuda e cruda. L’indignazione è quella che sale da alcune mamme, nello specifico proprio dei piccoli che dal pulmino sequestrato venivano quotidianamente trasportati; le stesse che lamentano, ed è difficile dare loro torto, anche il silenzio nel quale sono state tenute le famiglie più direttamente interessate e che dell’accaduto hanno appreso, con l’effetto di una doccia fredda, proprio sulle pagine de “La Città”. Perché se è vero che le modalità del sequestro da parte della Polizia Stradale sono state comunque improntate ad una comprensibile delicatezza, facendo in modo che si procedesse solo una volta che tutti i bambini fossero scesi dal mezzo pericoloso, è anche vero che però poi nessuno ha avvisato i genitori di quanto successo. Ed è contattando proprio il nostro giornale che una mamma mette nero su bianco tutta la sua rabbia: «Ora hanno superato il limite – scrive con determinazione in un commento postato sul nostro sito – apprendo quello che è successo da questo articolo. Lunedì mi recherò dai Carabinieri per sporre denuncia contro la Fratarcangeli, contro l’assessore alla Pubblica Istruzione, Piero Romanelli, e contro il sindaco Maurizio Brucchi».