PESCARA. Il Comitato Via ha deciso: parere favorevole sul progetto della filovia ad opere per la gran parte ultimate in tal modo legittimando una vera e propria “sanatoria”.
Insorgono associazioni e comitati che avevano chiesto lo stop, così come il Comune di Pescara, e sostengono che questa decisione non sia ammessa dall'ordinamento nazionale né da quello comunitario e annunciano un nuovo ricorso al Tar.
«Con l'odierno parere del CCR-VIA, espresso ad opera (primo lotto) quasi completata, il Comitato ritiene di dover contraddire i suoi precedenti pareri», spiega Loredana Di Paola.
Infatti nei giudizi emessi, il Comitato si era mosso nell'ambito del recinto dettato dall'articolo 29 del decreto legislativo 152/2006, che disciplina la materia sanzionatoria, riconoscendo quindi che le opere erano state realizzate in assenza di valutazione ambientale.
I precedenti pareri davano anche atto, in conformità alla giurisprudenza sul punto e all'indirizzo della stessa Commissione Europea, che non è possibile effettuare la valutazione ambientale in “sanatoria”.
«Oggi, invece», continua Di Paola, «lo stesso Comitato effettua una vera e propria procedura di verifica di assoggettabilità (in sanatoria, dunque), ed ai sensi dell'articolo 20 comma 5 D.Lgs. 152/2006 si dichiara favorevole all'esclusione della procedura Via, ignorando altresì, nel merito, tutte le criticità tecniche rilevate da associazioni e comitati, nonchè - anche recentemente - dagli stessi Comuni».
A questo punto, come detto, i comitati annunciano che rinnoveranno la loro opposizione al Tar : «ci aspettiamo che la politica, coerentemente con la posizione recentemente assunta dal sindaco di Pescara, critica nei confronti dell'attuale progetto e contraria all'ulteriore elettrificazione e palificazione dell'intera città, ponga rimedio ai danni della burocrazia».
«Il parere espresso dal Comitato Via», commenta invece Maurizio Acerbo (Rc), «è un altro capitolo di una storia di palese irregolarità amministrativa. Il comitato si contraddice per l'ennesima volta saltando da una norma all'altra con un finale surreale in cui revoca una sospensione dei lavori che non ha mai fatto rispettare. Se è evidente che dovremo continuare la nostra battaglia insieme a cittadini e associazioni, emerge anche con il nuovo presidente D'Alfonso le cose continuano ad andare come prima. D'altronde questo appalto ha una storia in cui le responsabilità sono rigorosamente bipartisan. Il comitato VIA, la GTM e l'appalto stesso vanno avanti tanto a pagare è la cittadinanza».
D’ALESSANDRO: «SOTTOPORREMO FILOVIA A PROCEDURA VIA»
Intanto il consigliere regionale Camillo D’Alessandro d annuncia che il settore competente della Regione , Direzione Trasporti , «sottoporrà l'infrastruttura denominata Filovia nella sua interezza alla procedura VIA, poiché è stata tecnicamente richiesta per la procedibilità da parte del comitato».
«Sarà premura del livello di governo della regione la tempestiva trasmissione documentale necessaria per la fruttuosità della apposita convocazione dedicata».
Le dichiarazioni del sottosegretario fanno riferimento alla parte del verbale del Comitato Via in cui, nel ritenere "conclusa la proceduta di screening Via richiesta con il precedente giudizio del 23 ottobre 2013", si ribadisce che «la definizione progettuale di ulteriori progetti dovrà essere sottoposta preliminarmente a Valutazione di impatto ambientale al fine di verificarne l'effetto cumulo con il presente intervento».