Nessuno stop ai lavori della filovia sulla strada parco. Così ha deciso ieri il comitato Via della Regione, di fatto considerando separati e distinti i tre lotti in cui l’opera è articolata. Dal momento che le carte progettuali del secondo e del terzo lotto non sono ancora disponibili, i tecnici hanno limitato il proprio parere alla sola prima tranche della filovia, ormai quasi del tutto realizzata.
Un giudizio-sentenza e che ha suscitato reazioni vivaci e contrastanti a seconda dei punti di vista. «Decisione pilatesca, si legittima lo screening a sanatoria» dice Loredana Di Paola a nome dei comitati da sempre contrari al filobus sulla strada parco, ora pronti ad un nuovo ricorso al Tar. «Decisione incomprensibile» per il vice sindaco Enzo Del Vecchio, che a nome del Comune aveva chiesto la sospensione dei lavori affinché l’impatto ambientale fosse valutato sull’intero progetto. Istanza che aveva mandato su tutte Michele Russo, presidente della Gtm, società che fa da stazione appaltante della filovia: «La verità è che per legge la filovia non va soggetta a Valutazione d’impatto ambientale, lo diciamo da sempre e lo ribadiamo oggi - ha detto ieri Russo con sollievo misto a rabbia -. Abbiamo avuto ragione per l’ennesima volta, ma per quanto ancora dovremo rispondere a detrattori, ambientalisti e amministratori pubblici che dimostrano di non conoscere la materia? Bloccare la filovia sarebbe stato un reato e bene ha fatto la commissione Via a non cadere in errore». Guerino Testa, consigliere comunale Ncd, ha parlato di vittoria della città. «Giustizia è fatta, Pescara avrà finalmente un mezzo pubblico snello e veloce che consentirà di abbattere l’inquinamento da traffico - ha aggiunto -. Spero che adesso nessuno cerchi vendette». Non per vendetta, ma per chiarezza, l’amministrazione comunale è determinata a chiedere conto della palificazione lungo il percorso dei lotti successivi, fino al Tribunale nuovo e fino all’aeroporto.
«Il comitato Via, con scelta di assoluta prudenza suggerita forse dal timore di eventuali conseguenze legali, ha voluto limitare il proprio giudizio al lotto che si sta completando - ha detto Del Vecchio -. Tuttavia è evidente, come dimostra una fitta corrispondenza tra la Regione e la Gtm, che i progetti del secondo e del terzo lotto sono già su carta e il cui impatto ambientale dovrà essere valutato facendo cumulo con quanto già realizzato».
La questione si concentra sui pali e sui fili che dovranno accompagnare la corsa del Filò sul resto del percorso. «Servirà l’approvazione del Comune - sottolinea ancora il vice sindaco Del Vecchio - anche perché, in base al Prg, la filovia passa sul corridoio verde che attraversa l’area di risulta e non su Corso Vittorio, sul quale è già stata invece predisposta l’elettrificazione per il Filò».
Contro la rigida posizione di Del Vecchio si scaglia infine Lorenzo Sospiri, capogruppo regionale di Forza Italia: «Non riesco a comprendere secondo quale logica Del Vecchio invochi l’interruzione dei lavori di un progetto che è della Regione Abruzzo... Si disegnano scenari apocalittici parlando di una fantomatica invasione di pali per l’elettrificazione, ma è così che si muove una filovia» conclude Sospiri che definisce Del Vecchio esponente della “giunta dello smog”.