Quando più di venti anni fa si mise mano all'ex tracciato ferroviario tutti pensarono di trovarsi di fronte a un libro bianco sul quale si potesse scrivere una bella storia. Invece sono state scritte pagine e pagine di ricorsi ai vari tribunali per trovare la ragione tra il comitato cittadino, il quale si è sempre battuto perché tutto rimanesse com'è ora, cioè una Strada Parco, e le amministrazioni intenzionate a farvi scorrere il filobus, necessario a collegare in maniera più rapida Montesilvano a Pescara. Quando finalmente si sono alzati i pali per la corrente elettrica e sono state installate le pensiline tutti hanno pensato alla fine del lungo tormentone. In questi giorni invece camion e ruspe sono tornati sul tracciato per rifare il manto di asfalto sul quale non è mai transitato nessun mezzo. Soldi sprecati, dicono i cittadini che osservano sconsolati.
Licio Sabatini