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Pescara, 24/11/2024
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Data: 07/11/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Incompiute e «mostri» il libro bianco della Regione

PESCARA. Uno degli esempi più clamorosi è quello della diga di Chiauci, costruita sul territorio del Molise per fornire d'acqua il basso Vastese: "E' costata fino ad oggi 100milioni - dice l'assessore regionale ai lavori pubblici, Donato Di Matteo - e per completarla ne servono altri 10 o 15. Ma se vi recate sul posto trovate una specie di mostro, un deserto".
Progettata addirittura intorno alla metà degli anni '60, inaugurata dall'ex ministro Remo Gaspari all'epoca della posa della prima pietra, mai completata. Così si spiega perché anche la diga di Chiauci sia finita nel Libro bianco delle incompiute presentato ieri in Regione. La storia d'Abruzzo degli ultimi trent'anni racchiusa in un dossier di 84 pagine curato da Carmen Ranalli, 31enne collaboratrice dell'assessorato, specializzata nel campo delle Ricerche istituzionali. E' la prima volta che la Regione Abruzzo si dota di uno strumento così capillare, destinato a individuare le criticità ma anche le risorse concrete da indirizzare verso l'edilizia sanitaria, le scuole, gli impianti sportivi e culturali, le strutture sociali, la viabilità, il risanamento ambientale, le infrastrutture ferroviarie. L'elenco delle incompiute è stato realizzato grazie alle segnalazioni dei sindaci, le Università, i Consorzi, le Province. Non tutti, però, hanno risposto: "E' un primo lavoro - precisa l'assessore - che dovrà essere completato con un'altra appendice, ma utilissimo per capire quali sono le opere di valenza strategica per il rilancio della nostra economia". La Provincia che registra la maggiore richiesta di interventi da parte dei comuni è quella di Pescara (193), seguita da Chieti (149), L'Aquila (108) e Teramo (90). Un malessere diffuso riguarda il settore della viabilità stradale, ferroviaria e delle infrastrutture. Ma la domanda resta: perché ponti, strade, teatri, ospedali, palazzetti dello sport, centri sociali, non sono agibili, non sono mai stati collaudati o sono stati costruiti a metà? "Ci sono anche strutture - spiega Di Matteo - che hanno perso la loro funzione originaria e vanno assolutamente riconvertire. Molto va fatto nel campo dell'edilizia scolastica". Quanto alle cause che accompagnano il sonno di questi scheletri: "Alle negligenze attribuite alla politica e alla burocrazia - precisa l'assessore - si aggiungono i freni causati dalle normative, sulle quali bisognerà intervenire".

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