ROMA La nuova Alitalia prende forma. In attesa dell’ok dell’Europa all’operazione con Etihad, atteso per il 17 novembre, e in attesa della creazione della newco in cui Etihad entrerà con il 49%, si disegna il vertice della compagnia: due mesi fa era stato indicato Silvano Cassano come amministratore delegato designato, e ora il Consiglio di amministrazione di Cai individua Luca Cordero di Montezemolo come presidente designato e James Hogan, presidente e ceo di Etihad, come vice presidente. Fonti vicine all’ex presidente di Fiat e di Confindustria, fanno capire che il top manager, pur lusingato dal consenso che si è coagulato attorno al suo nome, non ha ancora preso una decisione definitiva. Il consiglio di amministrazione ha anche richiesto il versamento del prestito ponte da 80 milioni, ad anticipo dell’aumento di capitale da 300 milioni varato ad agosto. A sborsare i soldi necessari a dare ossigeno alla compagnia in attesa del closing saranno i maggiori soci: Intesa, Unicredit, Poste, Immsi, Atlantia, Pirelli e Gavio. L’assemblea di Alitalia Cai è stata fissata per il 20 novembre in prima convocazione e per il 26 in seconda per la ratifica degli accordi con Etihad. Ora si apre ora una fase fitta di operazioni per fare in modo che la nuova Alitalia possa decollare il primo gennaio 2015: una volta ottenuto il disco verde dell’Antitrust Ue, a metà mese, avverrà il conferimento delle attività di Alitalia Cai nella newco; contestualmente verrà fatto un aumento di capitale riservato ad Etihad che verrà a detenere il 49% della nuova Alitalia. Le ratifica dei vertici della nuova compagnia spetterà al Consiglio di amministrazione della newco, che verrà a sua volta nominato dall’assemblea sempre della nuova società. La decisione del Cda di ieri, secondo quanto trapela, andrebbe letta anche come un messaggio all’Europa per confermare che la governance di Alitalia resta in mani italiane nonostante il salvataggio sia stato garantito dalla compagnia Ethiad.