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Pescara, 24/11/2024
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Data: 08/11/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Scuolabus, Brucchi: nel prossimo appalto stop ai mezzi vecchi

«Dovranno esserci pulmini immatricolati dal 2000 in poi
Troppe polemiche, si rischia che la gara vada deserta»

TERAMO Nel nuovo appalto per la gestione del servizio scuolabus – appalto che coprirà il periodo da gennaio a giugno – il Comune metterà dei “paletti” per evitare di rivivere con un’altra ditta i problemi che stanno contrassegnando la gestione della Fratarcangeli. In particolare imporrà l’utilizzo di mezzi la cui prima immatricolazione risalga al massimo all’anno 2000. Il timore, in municipio, è che la gara possa andare deserta anche a causa delle polemiche esplose negli ultimi mesi. In quel caso l’amministrazione dovrà tirar fuori un piano B. Che al momento non c’è. «Già abbiamo pronto il bando», dice il sindaco Maurizio Brucchi, «a me non serve che il Pd venga a dirmi cosa devo fare, minacciando di andare dal prefetto se non cambiamo la ditta. Fratarcangeli lavorerà a Teramo fino al 23 dicembre, poi si volterà pagina. Gli uffici stanno impostando un bando di gara con requisiti diversi dal precedente. Intanto la base d’asta è diversa, il nuovo appalto ci costa circa il 50 per cento in più. Quanto di preciso, dipenderà dal ribasso. Gli uffici inoltre metteranno dei “paletti” ben chiari, vedi quello della prima immatricolazione del mezzo che non può risalire a prima del 2000. Purtroppo in Italia i mezzi si possono immatricolare più volte ed è una pazzia, per cui è bene specificare “prima immatricolazione”». Il Pd contesta il fatto che quest’anno sia stata fatta una proroga a una ditta come la Fratarcangeli, già molto discussa. Brucchi replica: «C’erano le elezioni ed era opportuno aspettare di rifare la gara, perché questo non è un servizio obbligatorio. Poi bisognava far quadrare un bilancio molto difficile e in quel momento la proroga era l’unica soluzione per garantire il servizio a costi sostenibili. I problemi ci sono e Fratarcangeli ci ha messo del suo», continua il sindaco, «ma sono stati ingigantiti. Chissà quanti pullman Arpa si fermano ogni anno sulla Teramo-Roma, ma nessuno alza le barricate. Qui invece c’è un’attività politica tesa a distruggere il servizio, non la ditta. Noi la ditta l’abbiamo multata tutte le volte che era inadempiente, le imponiamo di sostituire i pulmini non a norma e facciamo controlli quotidiani sulle corse. Il rischio», conclude Brucchi, «è che per il clima che si è creato nessuno partecipi alla prossima gara. Ma al momento non ci voglio pensare».

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