PESCARA Il Partito democratico abruzzese celebrerà il suo congresso il 1° marzo 2015. Lo ha deciso ieri la direzione regionale riunita fino a tarda sera in una sala della Provincia. Niente primarie a dicembre dunque, come si pensava alla vigilia dell’incontro, e niente toto-nomi sui candidati che avranno tempo fino alla prima decade di gennaio per presentare le candidature. «Abbiamo su di noi l’aspettativa di tutta la società abruzzese in un momento in cui il Pd assume su di sè una responsabilità di governo così diffusa sul territorio. La direzione ha deciso di celebrare un congresso vero nel momento più corretto» ha spiegato il segretario Silvio Paolucci. E in queste condizioni sarebbe sbagliato «avere fretta», o lasciarsi trasportare da «esigenze individuali». Paolucci dovrà quindi prolungare il suo lavoro alla guida del partito per altri tre mesi e mezzo. Un calice che avrebbe scansato volentieri, visto l’impegno crescente come assessore regionale al Bilancio e alla Sanità (soprattutto se nel 2015 la Regione dovesse uscire come sembra dal commissariamento). Ma saranno solo tre mesi? Ieri il presidente della Regione Luciano D’Alfonso si è speso molto in un lungo e appassionato intervento per la riconferma di Paolucci alla guida del partito. Il ragionamento di D’Alfonso è stato semplice e lineare: abbiamo un partito che sotto la segreteria di Paolucci si è risollevato da una crisi profonda, ha rinnovato la classe dirigente e ha vinto tutto. «A una persona che ha lavorato così bene», ha commentato D’Alfonso, «andrebbe chiesto di continuare, senza impiccarsi a cavilli e a questioni regolamentari. In un’azienda privata un manager che avesse lavorato come ha fatto Paolucci sarebbe stato riconfermato», ha aggiunto. Lo slittamento della data servirà anche a far maturare questa candidatura e a convincere Paolucci ad accettarla. Ma a convincere la direzione a rallentare la corsa verso il congresso e l’eventuale rinnovo della dirigenza del partito è stata anche la situazione politica nazionale. Nessuno ignora che la situazione romana stia diventando molto instabile e che il 2015 potrebbe aprirsi su un’ipotesi molto reale di elezioni anticipate (indette da un nuovo presidente della Repubblica?). In questo caso avere mani esperte alla guida del partito abruzzese aiuterebbe ad affrontare le elezioni politiche con maggiore sicurezza. Per quanto riguarda i nomi degli altri candidati non se ne sono fatti, nè sono state smentite le indiscrezioni dei giorni scorsi. Dunque sono ancora in campo il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, il segretario regionale dei giovani democratici Marco Rapino, il vice presidente del consiglio comunale di Chieti Alessandro Marzoli.