L’AQUILA Il governatore Luciano D’Alfonso convoca i dirigenti della Regione mercoledì 19 alle 18, a Palazzo Silone: una «riunione urgente in merito agli adempimenti conseguenziali alla pronuncia di parificazione del rendiconto generale del 2012». D’Alfonso ha scoperto che nel controllo effettuato dalla sezione regionale della Corte dei conti sul rendiconto generale di esercizio del 2012 sono state riscontrate «inesistenza di documentazione comprovante la spesa e/o prassi procedimentali di spesa poco conformi a normativa vigente, compresi capitoli caratterizzati da illegittimità sostanziale degli impegni di spesa». Continua il governatore: «Questi profili, unitamente al riscontro dell’assenza di procedure certe e conclamate di riaccertamento dei residui attivi e passivi, rendono inattendibili gli importi riportati nel rendiconto, nella parte risalente agli esercizi precedenti. Deriva da queste e altre considerazioni la decisione di parificare il rendiconto, con esclusione del quadro riassuntivo del disavanzo finanziario nella parte interessata dal valore dei residui attivi e passivi degli anni antecedenti al 2012...si aggiungono altre criticità riscontrate in merito alla copertura dei residui perenti». E ancora: «La Corte chiede di iscrivere, nel primo bilancio preventivo utile, il disavanzo effettivo di gestione risultante da procedure certe e definitive, trovandone la copertura ed, eventualmente, ipotizzando anche un piano rateizzato di ripiano. Risulta evidente che il deludente risultato del procedimento di parificazione dei conti non è attribuibile ad un unico centro di responsabilità, il riaccertamento dei residui è onere di ciascuna direzione regionale, e l’assenza di un iter formalizzato di riaccertamento non sottrae le direzioni interessate da questo tipo di responsabilità giuscontabile...La priorità delle priorità è dunque quella di porre rimedio alla situazione emersa dal riscontro della parifica». E infine, sulla Corte che chiede altri dati su personale, incarichi, enti strumentali e società partecipate e preannuncia un focus sui fondi comunitari, «la nostra organizzazione deve tener conto di queste nuove esigenze notiziali della Corte, e la nostra struttura organizzativa deve saper rispondere con precisione, esattezza e celerità».