Giallo sulle carte della filovia. Negli uffici tecnici di Palazzo di città non sarebbero disponibili i documenti utili a ricostruire tutti i passaggi dell’appalto, dei lavori acconsentiti e soprattutto le carte che spieghino con chiarezza il percorso stabilito per il primo lotto, da Montesilvano a via Muzii, e dei due successivi che dovrebbero portare il Filò fino al Tribunale nuovo e all’Aeroporto d’Abruzzo. E’ quanto si evince leggendo i passaggi nell’ultima delle quattro pagine che il vice sindaco Enzo Del Vecchio ha scritto e indirizzato al presidente della Gtm, Michele Russo, e per conoscenza inviato anche al governatore Luciano D’Alfonso e alla dottoressa Carla Mannetti, dirigente regionale ai Trasporti. Tanti sono gli aspetti sui quali Del Vecchio chiede soccorso a Russo. Sorprende il passaggio sulla mancanza di documenti agli atti in Comune.
«Alla decisione del comitato regionale Via, e per non perdere ulteriore tempo - scrive infatti Del Vecchio a Russo - sono a richiederle, come già fatto in precedenza e con la disponibilità di codesta azienda, e stante l’assoluta mancanza di documenti agli atti al Comune di Pescara, di avere copia degli atti progettuali esecutivi riguardanti il percorso iniziale della filovia da via Muzii al capolinea nell’area di risulta, oltre quelli riguardanti una possibile modificazione che - aggiunge ancora Del Vecchio - sembrerebbe essere stata proposta con una perizia di variante del 2011, unitamente agli atti autorizzativi del Comune di Pescara...». Nella lettera, il vice sindaco ripercorre vari passaggi citando il via libera ai lavori del secondo lotto annunciato dall’allora sindaco Mascia nel 2010, finanziato con altri 21,5 milioni, che non ha avuto sviluppi da allora. Si era pure parlato, all’epoca, dell’ipotesi di una sopraelevata. «Dal 2010 si arriva al 2014 senza significativi passi in avanti» spiega Del Vecchio, legittimando così la sua lettera. Chiarimenti che il presidente della Gtm, Russo, si dice ben disposto a fornire ma ad un patto: che dietro questo atteggiamento non si nasconda la volontà di mandare tutto all’aria con la scusa di qualche cavillo. Insomma Russo non ci pensa proprio ad affrontare battaglie all’insegna della burocrazia. «Le carte ci sono tutte e se in qualche caso sono andate perdute in Comune, come peraltro è capitato sotto la passata amministrazione, sono pronto a recuperarle e a consegnarle come sempre è stato fatto, se serve a fare chiarezza. Ritengo la filovia un’opera di grande importanza per la mobilità di Pescara e non solo - ha aggiunto Russo -. Capisco che pali e fili non siano eleganti ma è così che funziona una filovia».