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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/11/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Centro Turistico. Invitalia si tira fuori

Invitalia non entrerà nel pacchetto azionario del Centro turistico del Sasso. La normativa attuale vieta alla società questo tipo di partecipazione. Al limite la società potrà fungere da advisor per la preparazione di un bando di privatizzazione della società del Gran Sasso. La novità è emersa nel corso della seduta della commissione Bilancio dedicata alle criticità del Ctgs e della stazione del Gran Sasso. Questa mattina il sindaco Massimo Cialente e i vertici del Ctgs si recheranno a Roma nella sede di Invitalia per avere maggiori delucidazioni. Invitalia fino all'altro giorno era ancora considerata l'unica via di salvezza per il rilancio del Centro turistico che invece continua ad essere strozzato dai problemi di liquidità. I vertici della spa hanno detto chiaramente di non avere i soldi per pagare i salari, in ritardo già di un mese, e di non avere liquidità sufficiente per consentire l'avvio della stagione invernale, subordinata anche all'acquisto del carburante per i mezzi. «All'appello - ha riferito il presidente della commissione Bilancio, Giustino Masciocco - mancano circa 200 mila euro. Una somma che il sindaco si è impegnato a reperire in sede di assestamento del bilancio, operazione da fare entro la fine del mese, in conto capitale». I 200 mila euro potranno dare davvero una piccola boccata di ossigeno alla stazione, il cui futuro è davvero una incognita, ora più che mai. Se non si riuscirà a fare l'operazione salvataggio in extremis, la stagione rischia di saltare. La discussione in commissione è stata allargata anche al destino delle spa comunali che «con 4 esercizi su cinque in perdita devono essere poste in liquidazione - ha ricordato Masciocco - Peraltro la nuova normativa in vigore dal 2015 impone ai comuni di accantonare in un fondo di riserva vincolato somme pari alla perdita delle singole società partecipate. Somme che i comuni potrebbero non avere a disposizione. Molte delle società in essere dunque potrebbero essere prima o poi sciolte.

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