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Pescara, 24/11/2024
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Data: 12/11/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Segreteria Pd, D’Alfonso vuole Paolucci se ci saranno da affrontare elezioni politiche

PESCARA Luciano D’Alfonso è stato chiaro, sabato sera nella direzione regionale del Pd: squadra che vince non si cambia, e se ci sarà da affrontare un’altra competizione elettorale lui, per la sua squadra, vuole lo stesso capitano uscito vittorioso dalle regionali di maggio. Silvio Paolucci.
La corsa alla nuova segreteria regionale del Pd è, come noto, iniziata. Il congresso si terrà il primo marzo, un balcone con vista sulle possibili elezioni politiche della primavera seguente: se per quel tempo Matteo Renzi avrà forzato i tempi verso il voto, la ricandidatura di Paolucci sarà nei fatti, se invece al voto si andrà a fine legislatura, nel 2018, o anche prima ma comunque non nel 2015, si darà spazio alle alternative.
Certo D’Alfonso è stato duro nel sabato delle parole forti: ha praticamente smontato tutti i candidati alternativi all’attuale segretario e assessore regionale alla Sanità, nei confronti del quale non ha invece risparmiato espressioni di apprezzamento. Certo è che se si dovesse puntare su Paolucci sarà necessario, per farlo partecipare alle primarie, chiedere una deroga allo statuto nazionale del partito, che non prevede segretari che rivestano incarichi come sindaco, assessore o governatore. A quel punto tornerà in ballo Massimo Cialente, bloccato nelle sue ambizioni da segretario proprio da quello statuto: se deroga verrà chiesta per Paolucci, stessa deroga chiederà Cialente, e potrebbe venirne fuori una battaglia interessante alle primarie.
Se invece non ci sarà voto imminente per le politiche, probabilmente Paolucci chiederà di farsi da parte per concentarsi sul lavoro in giunta regionale, lasciando spazio ad altri, e al momento i possibili candidati alle primarie per la segreteria Pd sembrano essere Marco Rapino, Alessandro Marzoli, Andrea Catena e Alexandra Coppola.
Una primavera elettorale con le politiche di mezzo, sostiene D’Alfonso, sarebbe assolutamente da affrontare con una guida solida al partito com’è l’attuale segretario: non foss’altro perchè la scelta dei candidati a un posto in Parlamento, tra uscenti intenzionati a non mollare e possibili entranti già fin d’ora numerosi, sarà roba da muscoli solidi.

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