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Pescara, 24/11/2024
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Data: 13/11/2014
Testata giornalistica: La Repubblica
Cgil, sciopero generale il 5 dicembre contro la Stabilità. Il sindacato di via Nazionale ha rotto gli indugi dopo la manifestazione di sabato scorso. Cadute nel vuoto le richieste della Uil di aspettare. Il 17 novembre le parti sociali convocate dal governo

MILANO - La segreteria Cgil propone al direttivo otto ore di sciopero generale per il 5 dicembre con manifestazioni a livello territoriale contro la Legge di Stabilità e il Jobs Act. Lo ha annunciato il segretario Susanna Camusso auspicando che Cisl e Uil "convergano" sulla decisione di una mobilitazione generale e sulla data.

La decisione della Cgil rischia però di spaccare il fronte sindacale. In mattinata, infatti, era arrivata la convocazione a Palazzo Chigi delle parti sociali per il 17 novembre. Una decisione maturata dal ministro per la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, dopo la manifestazione degli Statali sabato scorso.

Una mossa che dalla Uil era stata intepretata come "un'apertura del governo" con il segretario generale aggiunto, Carmelo Barbagallo che ha detto: "Ho fatto bene a chiedere di aspettare" a proclamare lo sciopero generale. Barbagallo, infatti, aveva chiesto alla Cgil di non indicare una data per l'eventuale sciopero e di procedere alla mobilitazione insieme agli altri sindacati.

Non abbastanza però per il sindacato di via Nazionale che ha deciso di accelerare dopo aver portato in piazza 100mila dipendenti pubblici e aver definito dilettantesco il governo. Lo sciopero è stato quindi convocato alla vigilia del ponte dell'8 dicembre, con codazzo di ironie e polemiche sul web. Alla notizia ha reagito anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "Ho già detto in passato che rispetto alla legge di Stabilità e al Jobs Act non credo ci siano i motivi per indire uno sciopero. Ma questa è una responsabilità e compete al sindacato. Da questo punto di vista credo che non si possa che prendere atto e rispettare la scelta fatta".

"La proposta che facciamo al direttivo - ha detto Camusso a margine della riunione del Parlamentino dell'organizzazione - parte dalla valutazione della grande mobilitazione del 25 ottobre e da quella dell'8 novembre (unitaria del pubblico impiego, ndr), dalle richieste venute da quelle piazze, dalla volontà che abbiamo di salvaguardare tutti i punti di iniziativa unitaria", a partire dallo sciopero deciso per la scuola.

Nonostante il rischio di frattura con gli altri sindacati, la Cgil lancia l'appello per convergere sulla data del 5 dicembre per lo sciopero generale: "La proposta che facciamo a Cisl e Uil è di convergere tutti su quella data. Credo sia interesse e responsabilità di tutti ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono".

Quanto alla convocazione del governo dice: "Siamo sempre pronti a farci stupire da effetti speciali ma dubito che il Governo si stia accingendo a decidere un cambiamento strutturale della legge di stabilità per questo penso che dovremo continuare la nostra mobilitazione".

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