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Pescara, 24/11/2024
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Data: 16/11/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Tagli ai patronati (qui L'Aquila) - Patronati, cresce l’allarme per la riduzione dei fondi. Raccolta di firme per cancellare la proposta contenuta nella legge di stabilità

L’AQUILA Patronati in allarme per la ventilata riduzione dei fondi da parte del governo. In una conferenza stampa, che si è tenuta alle Acli, i patronati hanno evidenziato che «se i tagli venissero confermati, questi Istituti, che difendono e promuovono i diritti previdenziali e socio-assistenziali, non potrebbero più garantire i servizi finora offerti. Inoltre il numero di coloro che rischiano di perdere il lavoro si attesta attorno al 70 per cento degli organici complessivi dei vari patronati, ovvero migliaia e migliaia di persone. Una scelta scellerata», sostengono, «che metterà in ginocchio la rete di solidarietà dei patronati che rimangono l’unico welfare gratuito a favore dei disoccupati, dei pensionati, dei lavoratori, dei cittadini stranieri e degli italiani all’estero. Tutti loro si troveranno a pagare per un servizio oggi gratuito, con il rischio di dover rinunciare alle tutele previdenziali e assistenziali cui hanno diritto.L’uguaglianza di accesso ai diritti sarà cancellata. Il taglio di 150 milioni di euro al fondo patronati e la riduzione del 35% dell’aliquota previdenziale destinata ad alimentarlo non costituiscono un risparmio per nessuno. Lo 0,226% dei contributi sociali versati da circa 21 milioni di lavoratori oggi assicura a oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei patronati». Secondo i patronati, «per svolgere lo stesso lavoro, la pubblica amministrazione dovrebbe aprire e gestire circa 6000 nuovi uffici permanenti e aumentare gli organici di oltre 5000 persone. Il costo complessivo per la pubblica amministrazione (Inps, Inail, e ministero dell’Interno) sarebbe di 657 milioni di euro. o lavorano 29 operatori specializzati ed hanno come unica premura la cura dei diritti dei cittadini». «La nostra forza», sostengono Acli, Inas, Inca e Italuil, «è rappresentata da una presenza capillare di uffici disposti su tutto il territorio provinciale. Si tratta di una rete di 21 sedi. Nel solo 2013 abbiamo lavorato complessivamente 39.758 pratiche oltre alla quotidiana attività di consulenza e informazione. Un servizio gratuito rivolto a tutti, che non conosce nazionalità, età anagrafica e condizione economica. Delle circa quarantamila pratiche lavorate lo scorso anno, 10826 riguardavano il sistema pensionistico, 6265 la tutela e l’assistenza alla disabilità, 15692 i lavoratori che avevano perso il lavoro, 2913 i lavoratori dipendenti, 1371 la tutela della maternità, 1073 materia di competenza Inail e 1618 l’immigrazione». I patronati hanno avviato una raccolta di firme da inviare al Presidente del Consiglio e ai membri del governo al fine di far comprendere l’importanza di eliminare immediatamente la proposta, dei tagli alle risorse per i patronati, contenuta nella legge di Stabilità.

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