Iscriviti OnLine
 

Pescara, 24/11/2024
Visitatore n. 740.940



Data: 16/11/2014
Testata giornalistica: Il Centro
Firmata la tregua nell’albergo di Celano. Oggi arriva D’Alfonso. La maggioranza riunita per parlare di urbanistica e sociale. Alessandrini: «Crisi? Un’occasione per conoscerci meglio»

CELANO Fare squadra per risolvere le emergenze della città: urbanistica, mobilità, sociale e situazione economica dell’Ente. Il primo cittadino di Pescara, Marco Alessandrini, ha chiamato “i suoi” a raccolta per fare il punto su cinque mesi di amministrazione e per chiarire gli obiettivi condivisi su cui lavorare. E’ iniziata ieri mattina all’hotel Le Gole di Celano la full-immersion di due giorni dell’amministrazione comunale pescarese che si è data appuntamento nella Marsica per ritessere le fila del progetto “Pescara che vogliamo”. Una crisi da risanare? Non così per Alessandrini, che invita gli scettici a ricredersi. Le prime ad arrivare a Celano, città scelta su indicazione della consigliera Leila Kechoud, originaria proprio della Marsica e molto legata alle sue origini, sono gli assessori Sandra Santavenere e Veronica Teodoro. La Teodoro, appena ventenne, è accompagnata dal fidanzato. Non ha passato la notte a Celano, tiene subito a precisare. Poco dopo arrivano tutti gli altri. Ventiquattro amministratori. «Siamo qui a nostre spese», altra frettolosa precisazione anti-malignità. C’è chi dividerà la stanza per risparmiare. Qualcuno conosce già la Marsica, come il consigliere Carlo Gaspari, che ricorda quando passava a Celano per portare sua figlia a Ovindoli. Alle 12 inizia l’incontro. A dare il benvenuto ai presenti è il sindaco, affiancato dal vice Enzo Del Vecchio e dal capogruppo in consiglio comunale del Pd, Marco Presutti. Il primo cittadino non usa giri di parole e spiega il perché della riunione. Davanti a sé ha una cartellina. Il titolo? «Leopoldina 2014», con un riferimento alla politica renziana a cui vuole ispirarsi. «Un’occasione per conoscersi meglio e confrontarsi», assicura Alessandrini, «per fare squadra e per trovare il punto su dove e come intervenire prima per il benessere di Pescara». L’assemblea prosegue subito dopo il pranzo, studiato nei minimi particolari dal “padrone di casa” Aldo Paris, per valorizzare i prodotti tipici della tradizione culinaria locale. Nel pomeriggio sono iniziati gli incontri che, nel gergo politichese, sono i tavoli di lavoro. Nel primo si parla di urbanistica. Al centro della discussione il progetto della casa di riposo da anni fermo. Si punta allo snellimento delle pratiche, alla semplificazione della burocrazia e alla conoscenza delle norme tecniche. Secondo il vicesindaco Del Vecchio sono questi i nodi da sciogliere a vantaggio sia dei cittadini che degli imprenditori. In un altro tavolo ci sono le politiche sociali a guida dell’assessore Giuliano Diodati. Tra i punti principali informare le famiglie sull’affidamento dei minori, i rapporti con la Caritas e l’emergenza dei senzatetto che sono circa 60/70 e devo fare i conti con la stazione ferroviaria chiusa di notte. C’è poi la creazione di un centro giovani, punto di aggregazione in cui fare formazione e in cui far convergere anche le iniziative degli Enti. Spazio poi alla cultura. E’ un fiume in piena l’assessore Giovanni Di Iacovo, che ogni giorno fa i conti col fatto che i soldi sono sempre pochi. Per questo ha lanciato un bando per chiedere agli imprenditori di sponsorizzare eventi e manifestazioni per dare visibilità ai talenti locali. Obiettivo da raggiungere è puntare anche i fondi europei, troppo spesso intercettati e persi per mancanza di iniziativa ma anche di preparazione. Sull’argomento “ampliamento del cimitero” il sindaco interviene: «E’ stata una scelta obbligata. Tra poco a Pescara non sapremo più dove seppellire i nostri morti. Le città crescono velocemente e spesso in modo incontrollato. Ampliandolo si riduce solo di 30 metri la vicinanza dalle abitazioni». E sulle tasse? «La precedente amministrazione ha vissuto da cicala. Ora siamo noi che dobbiamo presentare il contro ai pescaresi. Il conto di un banchetto a cui noi non abbiamo però partecipato». A chi lo accusa di essere troppo “fedele” a D’Alfonso ribatte: «Avere come presidente della Regione un ex sindaco di Pescara non può che giovare alla città». Oggi, oltre a D’Alfonso, arrivano anche gli onorevoli Antonio Castricone e Gianluca Fusilli.

www.filtabruzzo.it ~ cgil@filtabruzzo.it