VASTO Un mezzo pesante, fuori controllo, salta la barriera spartitraffico e piomba dritto su un autotreno in transito sulla corsia opposta di marcia. E' di un morto e un ferito il bilancio della notte d'inferno sul tratto vastese della A14, uno dei più tortuosi di tutta l'autostrada adriatica. Nel terrificante schianto ha perso la vita un autotrasportatore di Mola di Bari, Antonio Gentile, 53 anni, che guidava il mezzo investito, mentre il collega di nazionalità bulgara, che guidava l’autotreno investitore, è ricoverato all'ospedale San Pio di Vasto. Ha riportato lesioni e ferite, ma ce la farà, dicono i medici.
Era l'una di notte, ieri, quando all'altezza di località Montevecchio a Vasto, al chilometro 447, è avvenuto il terribile incidente. Alla guida di un autotreno carico di frutta e verdura, il camionista pugliese, diretto a nord, aveva iniziato il tratto in salita dell’A14 e tutto sembrava filare liscio: traffico scarso a quell'ora e tempo buono. Dall'altra parte scendeva verso sud il collega bulgaro, con il suo camion carico di collettame. Più impegnativo il tragitto in direzione sud, curve e controcurve in discesa, da affrontare con cautela. Forse a causa dello scoppio di uno pneumatico, ma lo chiarirà l'inchiesta della Polstrada di Vasto Sud, il Tir ha sbandato e, saltata la barriera, come un proiettile ha centrato in pieno l'abitacolo dell'altro mezzo pesante. Tonnellate d'acciaio lanciate in corsa sono finite dritte sul sedile di Gentile, morto sul colpo. Inutile l'arrivo del 118. «E' stato un boato -hanno detto terrorizzati gli automobilisti in transito sulla parallela provinciale per San Salvo- , una scena davvero terrificante». Per estrarre il corpo del camionista pugliese i vigili del fuoco di Vasto hanno dovuto lavorare a lungo e così pure gli uomini della società Autostrade per bonificare la zona, investita da una pioggia di rottami e detriti. Con l'ausilio della Polstrada e del gruppo di protezione civile di Vasto, la circolazione sull’A14 è tornata alla normalità solo nella mattinata di ieri. Un sabato di lutto per la grande famiglia dei camionisti, i pendolari a rischio della costa adriatica.