TERAMO Strada dei Parchi annuncia che farà immediatamente ricorso contro la sentenza della Corte dell'Appello dell'Aquila a suo dire "ingiusta e gravemente errata" con la quale la Provincia di Teramo potrà incassare dalla società autostradale circa 3,2 milioni di euro per il pagamento non effettuato della Cosap dal 2007 ad oggi (leggi l'articolo). Lo stesso presidente dell'ente, Renzo Di Sabatino, pochi giorni fa dichiarò di poter venire incontro alla società qualora però diminuisse il costo del pedaggio, che tante lamentele aveva cagionato nell'entroterra teramano, dando la stura anche ad alcuni comitati di protesta.
La Corte d'Appello ha difatti rigettato l'impugnazione presentata dalla società autostradale (che gestisce l'A24 e l'A25) in ordine alla assoggettabilità al canone Cosap delle società private che gestiscono concessioni autostradali e che con i loro viadotti occupano lo spazio sovrastante le strade provinciali o comunali. "Un'infrastruttura pubblica, realizzata dall'ente pubblico, per eccellenza il Ministero delle Infrastrutture - si chiede la Società dei Parchi - può essere considerata alla stregua di un qualsiasi abuso edilizio a 40 anni dalla sua costruzione da un ente a caccia di imposte? Le autostrade A24 e A 25 - precisa la società - non solo sono delle strutture pubbliche, ma sono state costruite dallo Stato ormai 40 anni fa". Secondo la società esse sono state progettate e realizzate in base alle leggi del parlamento "che hanno generato procedure di esproprio e creazione di diritti da parte dello Stato". Inoltre aggiunge che oltre al canone di concessione di 57 milioni di euro che versa allo Stato "per ogni euro incassato, 62 centesimi vanno appunto allo Stato" alla società restano 38 cent "con i quali far andare avanti la gestione ordinaria e straordinaria di A24 e A25". Sull'offerta del presidente Di Sabatino, fa sapere che "non può per legge aumentare o diminuire le tariffe. In caso di riduzione poi, essendo la gran parte della tariffa di competenza dello Stato, verrebbe accusata di danno erariale. Evidentemente, Di Sabatino non è a conoscenza della circostanza che le tariffe autostradali non sono negoziabili dai concessionari"