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Pescara, 24/11/2024
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Data: 17/11/2014
Testata giornalistica: Il Centro
L’idea di D’Alfonso: «Spostare la caserma dei vigili del fuoco». Il presidente della Regione benedice il vertice di Celano e promette: «Porterò Gabrielli al disastro di Fosso Grande»

PESCARA Trovare una nuova sistemazione ai vigili del fuoco per consegnare la caserma di viale Pindaro all’università, interventi a contrasto di frane e allagamenti, bonifica del fiume, lavori al porto e movida. Il “ciclone” Luciano D’Alfonso si abbatte sul conclave organizzato, in trasferta a Celano, dall’amministrazione comunale di Pescara. Ieri mattina, il presidente Pd della Regione, insieme ai deputati Pd Antonio Castricone e Gianluca Fusilli, raggiunge il sindaco Marco Alessandrini e gli altri della sua squadra all’hotel Le Gole e lancia idee e programmi per Pescara. Una serie di punti con cui si può ambire alla «rivoluzione» della città, come sottolineato più volte D’Alfonso, per «soddisfare» tutti i residenti, da quelli della periferia a quelli del centro, dai più giovani che chiedono una Pescara al passo con le grandi capitali europee, fino ai più adulti, a cui è più difficile chiedere cambiamenti. La bonifica del fiume è la prima proposta per restituire «decoro e dignità» a Pescara, dice il presidente. Poi, annuncia che il primo dicembre prossimo, a un anno dall’alluvione, il capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, sarà in città per visitare le zone a rischio di allagamenti e frane. Tra le priorità, c’è Fosso Grande, il canale tra Pescara e Spoltore abbandonato ed esondato il 2 dicembre 2013 con le case sommerse. A seguire, dice D’Alfonso, l’«abbellimento» del porto fino all’istituzione di un «festival delle acque». «Potrebbe essere una festa di 7 giorni», spiega il governatore, «in cui celebrare la ricchezza della nostra terra, che è proprio l’acqua». Altro punto la notte bianca e, quindi, l’economia della movida: «Ormai in tutte le città ce n’è una», incalza, «la rivoluzione sarebbe quella di far vivere Pescara anche di notte, tutti i giorni dell’anno». Poi, il turismo: «I collegamenti con la Croazia sono preziosi e non possono esistere solo 60 giorni all’anno, fate in modo che i croati vengano a investire». «Far politica significa anche osare e fare scelte drastiche», aveva detto Alessandrini ai suoi, il giorno prima, e allora D’Alfonso insiste: «L’ex Cofa e l’ex Fea vanno buttati giù e rasi al suolo. Bisogna fare di questi mostri sacri un punto da cui il Comune può trarre profitti». Altro tema caldo lo stadio Adriatico: «Evitate di palleggiare. Fatevi supportare da bravi giuristi e intervenite», avverte D’Alfonso. Poi: «Siate ambiziosi, create progetti che colleghino le scuole alle imprese, che non si continui a parlare solo di università». Infine la proposta che farà discutere: «La caserma di vigili del fuoco va consegnata all’università d’Annunzio e ai vigili va assicurata una sistemazione più adeguata». «È stata una due giorni di intenso lavoro», chiude Alessandrini, «qui abbiamo avuto modo di conoscerci meglio ma anche di capire che è ora di alzare l’asticella e iniziare a mettere in campo professionalità e progetti da realizzare».

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