«Temo nuove violenze e tensioni». Il Garante per gli scioperi, bocciando la mobilitazione indetta dalla Cgil per il prossimo 5 dicembre, tiene alta l’attenzione sui conflitti sociali in corso nel nostro Paese.
«L’Autorità per gli scioperi non può e non deve intervenire nel dibattito politico - spiega il presidente della Commissione di Garanzia Roberto Alesse - Questo non vuol dire che essa non sia un osservatorio privilegiato sull’andamento del conflitto sociale. Da tempo denuncio un clima di eccessiva tensione nel Paese. Solo venerdì scorso le cronache hanno raccontato i drammatici scontri e le violenze in coincidenza con scioperi e manifestazioni. Temo che non siano le ultime».
«In tempi di drammatica crisi del mercato del lavoro non c’è altra alternativa al dialogo e a uno spirito di concertazione propositiva. E questo riguarda anche l’esigenza di una maggiore interlocuzione istituzionale con i protagonisti del conflitto; una interlocuzione che auspico con forza. Chi nega queste evidenze - conclude Alesse - si assume la responsabilità di una deriva che non giova a nessuno».
L’Autorità di Garanzia per gli scioperi ritiene «parzialmente illegittimo» lo sciopero proclamato dalla Cgil il 5 dicembre prossimo, specificando pertanto che alcuni settori andranno esclusi dalla mobilitazione, a partire dall'intero comparto del trasporto ferroviario. Inoltre, in alcune Province italiane non si potrà scioperare con riferimento al trasporto pubblico locale. «Nel caso in cui la Cgil decidesse di non adeguarsi alla nostra indicazione - spiega Alesse - l’Autorità dovrebbe aprire il procedimento per valutare le sanzioni, che per legge vanno dai 2.500 ai 100mila euro (nei casi particolarmente gravi di danno all’utenza o di recidiva del comportamento). Quanto alla precettazione, essa viene decisa dai Prefetti o dal Governo, dopo aver informato l’Autorità di garanzia». La decisione presa ieri - precisa Alesse - «non può che esser letta come la semplice applicazione di quello che dice la legge: non si possono fare scioperi nello stesso settore (in questo caso nel trasporto ferroviario) a un intervallo inferiore ai 10 giorni. Siccome, una sigla sindacale (Cat) aveva già proclamato uno sciopero dei treni per il 13 e 14 dicembre prossimi, abbiamo segnalato alla Cgil che questo comparto va escluso dallo sciopero generale del 5». Secondo il Garante «lo stesso discorso vale per alcune città nel trasporto pubblico locale: Pescara, Bergamo, Pordenone e le linee extraurbane di Napoli e Crotone», quindi «nessuna dietrologia possibile dietro ad un fatto meramente tecnico».