Secondo l'indagine del sindacato, il bonus ha determinato una redistribuzione a favore delle famiglie dei lavoratori dipendenti a scapito di pensionati, lavoratori autonomi e, in generale, dei contribuenti a bassissimo reddito
MILANO - Il bonus Irpef da 80 euro è finito in tasca a oltre 8 milioni di famiglie, per un importo medio di 683 euro, ma ha finito per essere 'mangiato' dalla tassazione locale, che di fatto ne annulla l'effetto.
Sono i dati che emergono da un rapporto della Cisl sul peso del Fisco in Italia. I Caf del sindacato notano che la tassazione locale "continua a crescere", mentre quella erariale tende a spostarsi "dal reddito verso i consumi" ma "resta costante". Così, "nel complesso la pressione fiscale cresce: quella sulle famiglie aumenta dal 30,8% nel 2010 al 31,1% nel 2014".
Da una parte, dunque, a beneficiare del bonus da 80 euro varato dal governo Renzi sono state 8,6 milioni di famiglie italiane, un terzo del totale, per un importo medio di 683 euro. Dall'altra, però, l'impatto positivo "è stato compensato dall'aumento delle altre imposte".
La Cisl redige così il catalogo dei rincari: "Crescono le addizionali (regionali e comunali, queste ultime soprattutto tra 2012 e 2013, in corrispondenza dell'abolizione dell'Imu sulla prima casa) ed è reintrodotta la tassazione sulle prime case (dall'Imu 2012 alla Tasi 2014) la quale, in alcuni casi, significa aumento rispetto al passato".
All'aumento delle imposte locali "non corrisponde una pari riduzione di quelle erariali": la pressione delle principali imposte statali sulle famiglie "è del 29,7% nel 2010 come nel 2014". La tendenza è "verso un cambio di composizione dal reddito verso i consumi". l'incidenza dell'Irpef passa dal 20,35% al 19,3%, quella di Iva e accise dal 9% al 10,1%. Di conseguenza la pressione fiscale sulle famiglie aumenta dal 30,8% nel 2010 al 31,1% nel 2014".
Quanto al bonus, "ha determinato una redistribuzione a favore delle famiglie dei lavoratori dipendenti a scapito di pensionati, lavoratori autonomi e, in generale, dei contribuenti a bassissimo reddito". In un orizzonte di medio termine (2010-14), calcola la Cisl, "il bonus e gli aumenti di detrazioni per familiari e per lavoro dipendente (oltre alle agevolazioni per ristrutturazioni e risparmio energetico) intervenuti dal 2010 sono stati, nel complesso delle famiglie, più che compensati dall'aumento di Iva, accise e addizionali Irpef. Solo le famiglie dei lavoratori dipendenti conservano, in media, un piccolo beneficio".