«Praticamente non ho più nulla, mi hanno preso tutto, anche il computer e il cellulare». Massimiliano Pignoli è ancora sotto choc e fatica a mettere insieme le parole. Il consigliere comunale della lista Teodoro-Scegli Pescara ha appena sceso le scale del Comune. Parlotta nel piazzale con alcune persone dopo essersi ripreso da un leggero malore. Il volto è ancora pallido, tirato. Poco prima, dalla stanza del gruppo comunale di Scegli Pescara, al secondo piano di Palazzo di città, erano usciti i carabinieri della Compagnia con un faldone di carte.
IL MALORE
È stato a quel punto che il consigliere comunale, indagato per voto di scambio, ha accusato un leggero calo di pressione che ha richiesto l’intervento del 118 ma non il ricovero in ospedale, visto che sono state sufficienti le cure ricevute sul posto.
All'alba i carabinieri avevano bussato all’abitazione di Pignoli e avevano portato via il pc e il cellulare in uso al politico. Si tratta di uno sviluppo dell’inchiesta aperta l’estate scorsa dal Pm di Pescara Annarita Mantini in seguito ad una denuncia del consigliere comunale del Pdl, Marcello Antonelli. Era stato l’esponente del centrodestra, nel pieno della campagna elettorale, ad ipotizzare un specie di mercato delle preferenze messo in piedi da Pignoli: voti in cambio di posti di lavoro nella società Attiva. Probabilmente è per questo che tra le carte e i file sequestrati ieri in Comune ci sono anche decine di curriculum presentati da persone in cerca di lavoro, lettere, elenchi di nomi. Un recordman delle preferenze il consigliere di Scegli Pescara alle amministrative del 25 maggio, eletto con oltre 1.600 voti insieme con Piernicola Teodoro. La sua lista civica aveva portato in dote il 5% alla coalizione del centrosinitra, contribuendo alla netta vittoria di Marco Alessandrini sul sindaco uscente Luigi Albore Mascia. Cresciuto alla scuola della Democrazia cristiana, sotto l’ala della ex parlamentare Anna Nenna D’Antonio, impegnato nel mondo del volontariato, Pignoli ha iniziato l’attività politica giovanissimo, per poi legarsi alla lista Teodoro che oltre ai due consiglieri ha piazzato in quota rosa nella giunta Alessandrini anche la diciannovenne Veronica Teodoro, figlia di Gianni. Ora si attendono i possibili sviluppi politici di una inchiesta che sembra avere subito una improvvisa accelerazione dopo i fatti di ieri.