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Pescara, 24/11/2024
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Data: 19/11/2014
Testata giornalistica: Il Messaggero
Febbo: «Chi paga gli elicotteri?». Interrogazione dopo il rientro aereo dalla portaerei Cavour

PESCARA Non è stata proprio la tempesta perfetta quella che il 14 novembre ha rovinato la festa agli ospiti della portaerei Cavour, a Ortona. Ma in molti la ricorderanno come un pomeriggio di un giorno da cani dopo aver visto i sorci verdi sulle lance della Marina militare, anche se il mare era solo forza 3. Ora, però, c'è chi presenta il conto. Il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, in un’interrogazione al presidente del Consiglio regionale e al comandante della Capitaneria di porto di Pescara chiede di sapere di chi è stata la decisione, nonostante le avversità climatiche, di tenere la manifestazione in programma quel giorno sulla portaerei, con molti degli invitati colti da malore a causa del mare mosso.
Febbo solleva soprattutto la questione dei costi di questa giornata di disagi, visto che a causa della impossibilità di riprendere il mare gran parte degli ospiti è stata trasportata con gli elicotteri militari fino all'aeroporto di Pescara, e da qui in pullman al porto di Ortona dove erano state lasciate le auto. Una spesa di Stato calcolata in circa 70-100mila euro a carico del contribuente. «E il presidente D'Alfonso è stato il primo a lasciare la portaerei imitando simpaticamente l'atteggiamento del comandante Schettino». E chiede di sapere se i fruitori del soccorso aereo fossero coperti da polizza assicurativa per eventuali incidenti durante il trasbordo, e perchè Pd e Sel, che sino a un anno fa erano in forte polemica antimilitarista con l'ex ministro della Difesa Mario Mauro e la portaerei Cavour per i costi di una navigazione promozionale in Asia, oggi non abbiano nulla da dire.
Ad incaricarsi della replica è il sottosegretario Camillo D'Alessandro: «Se non ci fosse stato il mare mosso Febbo non saprebbe di cosa parlare. Sarebbe rimasto lì nell'angolo, assieme alla sua coalizione, dove lo hanno cacciato i suoi elettori visto che in cinque anni ha perso 5mila voti, una media di mille l'anno e di tre al giorno. Da uno che proviene dalla destra ci saremmo aspettati un po' di rispetto almeno per i vertici della Marina militare che hanno deciso di trasformare la loro portaerei in un luogo di costruzione della Marcroregione Adriatica». Quanto all'accostamento di D'Alfonso con Schettino: «Febbo non prova neanche un po' di vergogna nel paragonare i disagi creati da un po' di mare mosso con il naufragio della Costa che è costato la vita a centinaia di persone. Per il resto, se non ci fosse stato quel mare così agitato, si sarebbe parlato dell'unica cosa vera di quella giornata: la firma del protocollo con la Marina militare per la collaborazione con la Regione sulla funzionalità dei porti dentro la Macroregione. Invito Febbo a chiedere ai 400 studenti che hanno avuto la possibilità di visitare la Cavour se sono contenti o meno di aver vissuto un’esperienza del genere».

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