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Pescara, 24/11/2024
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Data: 21/11/2014
Testata giornalistica: Ferpress
Trasporto ferroviario e privatizzazioni - Privatizzazione FS : sarà l’evento protagonista del 2015?

Bisogna ammettere che – finora – di privatizzazione delle Ferrovie dello Stato Italiane si è parlato solo per alimentare la confusione di presunti contrasti tra vertici o con un retropensiero di scetticismo che sempre accompagna i programmi in Italia che riguardano svolte indubbiamente radicali, come sarebbe appunto la quotazione in borsa di uno dei più grandi gruppi industriali nazionali, con una serie di implicazioni che riguardano tanti aspetti non solo economici ma anche sociali del Paese.

La presenza del responsabile della politica economica del Paese, il ministro dell’Economia Gian Carlo Padoan, e dei massimi vertici istituzionali e aziendali al tavolo insediato presso il MEF dimostra – però – che questa volta probabilmente si fa sul serio e – del resto – vari segnali spingono in questa direzione. Bruxelles non è affatto convinta che l’Italia faccia sul serio sul cammino delle riforme, e le privatizzazioni sono proprio uno dei terreni dove maggiormente si è misurata la distanza tra le promesse e le effettive realizzazioni.

Se – alla fine del 2015 – dovesse diventare concreta la prospettiva dell’incasso di una somma (stimata intorno ai 5 miliardi) pari a circa un terzo del programma complessivo di privatizzazioni promesso dal governo, non solo sarebbero smentite le previsioni dei ”gufi” che già paventano il rischio del ricorso alle “clausole di salvaguardia” (cioè, in pratica, dell’aumento dell’Iva e delle tasse), ma sarebbe il segno che il cammino riformatore intrapreso dall’Italia è irreversibile e a prenderne atto sarebbero non solo i burocrati di Bruxelles (che contano relativamente), ma soprattutto i grandi investitori internazionali.

La recente quotazione di Raiway ha dimostrato qualcosa che – del resto – già si sapeva: i soldi in circolazione sono molti di più delle concrete occasioni di investimento, se un bene è di qualità non ci sono corsi di borsa negativi che tengano. E le Ferrovie dello Stato Italiane (soprattutto ora che sono risanate e tra le realtà economiche più consolidate del Paese) sono indubbiamente un patrimonio attrattivo per gli investitori: per questo, la privatizzazione di FS rischia di essere uno dei grandi eventi del 2015: sempre che sia tutto vero e che il nostro Paese abbandoni la strada del “cupio dissolvi”, così tenacemente perseguita per tanti anni.

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