ABRUZZO. Arrivare a Roma in treno da Pescara e viceversa in appena tre ore è l'obiettivo di medio termine che Regione e Ferrovie dello Stato intendono perseguire per venire incontro alle esigenze di pendolari e utenti.
Un traguardo che, questa mattina, a Pescara, nella sala consiliare del Comune, ha vissuto una importante tappa di avvicinamento grazie all'intesa sottoscritta dal presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, e dall'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia.
Infatti, già nel giro di 12-18 mesi, si punterà ad una riduzione dei tempi di percorrenza di circa trenta minuti sulla Pescara-Roma mentre il potenziamento della linea ferroviaria lungo la dorsale adriatica contribuirà ad abbassare i tempi di percorrenza della Pescara-Bologna di circa 15 minuti.
«E' certo che l'Abruzzo rientrerà tra i bersagli dei grandi investimenti infrastrutturali - ha dichiarato il presidente D'Alfonso - e per adesso, con i 350 milioni di euro dello Sblocca Italia, riusciremo a migliorare sia i tempi di percorrenza sull'Adriatica che sulla Pescara-Roma. Contestualmente, però, dovremo concentrare i nostri sforzi nel far diventare l'Abruzzo besrsaglio prioritario delle reti TEN-T europee e quindi dei corridoi multimodali di trasporto».
Lo stesso D'Alfonso ha annunciato che su queste tematiche si confronterà con il Commissario europeo per i Trasporti che in gennaio sarà in Abruzzo.
«Con il Commissario europeo creeremo i presupposti per fare in modo - ha proseguito il Presidente - che l'Abruzzo non sia considerato dall'Europa un triangolo neutro nell'ambito del sistema della mobilità».
GUIDONIA - SULMONA
Nello specifico, l'odierna intesa prevede la conferma da parte di RFI del proprio impegno nel progetto di potenziamento tecnologico della tratta Guidonia-Sulmona, attraverso la realizzazione di un nuovo sistema di telecomando ed interventi di velocizzazione nelle principali stazioni sede di incroci ma anche l'impegno di programmare tracce veloci per i collegamenti Pescara-Roma e Avezzano-Roma, attraverso una rivisitazione complessiva del modello di offerta attuale da prevedere nell'ambito dell'Accordo Quadro Programmatico da sottoscrivere con il Gestore dell'Infrastruttura Nazionale.
L’AQUILA-PESCARA
In riferimento, invece, alla linea ferroviaria L'Aquila-Pescara, RFI si impegna a progettare il ripristino della bretella di collegamento diretto Pescara-L'Aquila, ambito stazione di Sulmona, con una diminuzione dei tempo di percorrenza di circa 15 minuti.
In ordine, poi, alla sicurezza e al decoro delle stazioni ferroviarie, RFI e Regione si impegnano a perseguire il mantenimento degli standard di decoro e di sicurezza nelle stazioni finalizzato al miglioramento della qualità del servizio ferroviario.
PESCARA - BOLOGNA
Lungo la linea ferroviaria Pescara-Bologna, RFI si impegna a velocizzare i collegamenti sulla linea Adriatica attraverso gli interventi tecnologici ed infrastrutturali finanziati nella legge di stabilità 2014 e già avviati e, al tempo stesso, conferma il proprio impegno a realizzare l'adeguamento del piano della stazione di Pescara Porta Nuova, con liberazione delle aree non più funzionali all'esercizio ferroviario, previo reperimento delle ulteriori risorse necessarie alla copertura del fabbisogno al momento stimate in 5 milioni di euro.
FOSSACESIA-TORINO DI SANGRO
Un discorso a parte merita la stazione di Fossacesia-Torino di Sangro rispetto alla quale RFI e Regione Abruzzo si impegnano congiuntamente a portare a compimento l'intervento già finanziato di potenziamento degli impianti ferroviari nonché a valutare altre iniziative finalizzate allo sviluppo del traffico merci della zona. Proprio la stazione di Fossacesia, a fine mattinata, dopo il trasferimento in treno da Pescara, è stata teatro di un sopralluogo al quale, tra gli altri, hanno partecipato lo stesso presidente D'Alfonso e l'amministratore delegato di RFI, Michele Gentile.
In questa sede sono stati illustrati il progetto di ammodernamento e riqualificazione della stazione che prevede un intervento di allungamento dei binari e l'adeguamento degli impianti di segnalazione per il controllo computerizzato della marcia dei treni (4 milioni 659 mila euro) oltre alla realizzazione di un collo d'oca per l'ingresso in stazione in direzione nord per semplificare le manovre dei convogli provenienti dall'area industriale della Val di Sangro.
Inoltre, è stato presentato anche il progetto di stazione dei passeggeri della Sevel. Infine, la Regione Abruzzo e RFI si impegnano a valutare una ottimizzazione complessiva delle fermate lungo la tratta "Termoli-Pescara-Ancona". in relazione alla rivisitazione dei servizi regionali.
BASSA VELOCITA’ MA IL SUPPLEMENTO RESTA
La Federconsumatori Abruzzo ha sollecitato Elia a spiegare ai cittadini perché, in assenza dell'Alta Velocità, i passeggeri della linea adriatica sono costretti da Trenitalia a pagare lo stesso prezzo a chilometro di quello pagato dai passeggeri dell'Alta Velocità, che viaggiano a velocità doppia.
In entrambi i casi il biglietto costa infatti 0,13 euro a chilometro, e , facendo pagare lo stesso prezzo a servizi profondamente diversi, le regioni adriatiche subiscono così una profonda ingiustizia.
L’Ad di Ferrovie però non ha potuto motivare le ragioni dell'ingiustizia che, come ripete da anni la Federconsumatori Abruzzo , «è determinata esclusivamente dal fatto che Trenitalia agisce in regime di monopolio lungo la Direttrice Adriatica, mentre deve confrontarsi con la concorrenza sulla linea ad Alta Velocità».
Per queste ragione la Federconsumatori proporrà una segnalazione all'Autorità per la Regolazione del Trasporto, sperando così di riuscire a impedire il protrarsi dell'ingiustizia subita dagli adriatici, e perciò anche dagli abruzzesi.