Neppure uno sceneggiatore dei film del grande Vittorio De Sica avrebbe saputo fare meglio: quel che è capitato martedì nella zona al confine tra Abruzzo e Lazio racconta l’agonia del nostro Appennino meglio di tante pellicole. La storia è questa: su un treno partito da Roma-Tiburtina alle 18 e 33 c’è l’ex ministro Fabrizio Barca, tuttora un pezzo grosso del Ministero dell’Economia, nonché responsabile dell’annoso problema delle aree interne. Il nostro in serata è atteso a Balsorano per un convegno, ma appena superata Carsoli un grave evento atmosferico ferma il gagliardo convoglio. Che cos’è accaduto? No, non è nevicato. E’ che sui binari ci sono qua e là foglie bagnate (fatto straordinario in questa stagione...) che fanno continuamente slittare la vetusta motrice, impedendole di portare a termine la straordinaria impresa di raggiungere l’impervia stazione di Colli di Monte Bove. Morale: il treno fa retromarcia e l’ex ministro viene caricato su un’auto che lo porta a destinazione. Servizio su cui non possono contare, ovviamente, le decine di pendolari che ogni giorno devono sopportare gli indicibili ritardi dovuti a scivolamenti e affini del treno-macinino. Barca è un uomo intelligente e sicuramente saprà trarre la giusta morale dal piccolo incidente che gli è capitato. Di nostro gli segnaliamo che ormai nell’Abruzzo interno il sentimento dominante è solo la rabbia. Una rabbia cieca, che prende di mira tutto e tutti e non si coalizza più nei partiti politici, ma nei mille comitati che nascono come funghi per contrastare questa o quella realizzazione. C’è chi si batte contro i tralicci di Terna, chi non vuole la centrale a biomasse, chi vuol salvare la guardia medica, chi rifiuta il gasdotto Snam... Non è solo una lotta per difendere la terra in cui si vive: leggendo gli striscioni, si percepisce una chiara sfiducia nei confronti della politica e delle grandi imprese, un timore latente che quel che si racconta sarà smentito dai fatti. Riannodare i fili di questo dialogo, come far risalire quel treno da Carsoli a Colli di Monte Bove, non sarà facile. Buona domenica a tutti.