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Pescara, 24/11/2024
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Data: 24/11/2014
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Regionali, al voto solo 4 su 10 Ma Renzi esulta: «È 2-0 per noi»

I timori della vigilia hanno trovato conferma alle 23, quando si sono chiuse le urne. A trionfare nelle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria è stata l’astensione: solo il 40 per cento degli aventi diritto è andato a votare. Un dato deludente, uno dei più bassi mai registrati nella storia democratica. In Emilia Romagna è stato un vero e proprio crollo: il dato finale dei votanti si è fermato al 37,7 per cento, trenta punti percentuali in meno rispetto alle precedenti regionali, quando aveva votato il 68 per cento degli aventi diritto. Le cose sono andate un po’ meglio, si fa per dire, in Calabria: qui l’affluenza ha raggiunto il 44 per cento, più che a Bologna e dintorni ma comunque a livelli molto più bassi rispetto alle scorse elezioni, quando aveva superato il 59 per cento.

Matteo vs Matteo

E mentre la conta dei voti era ancora in pieno svolgimento, è arrivato il primo commento del premier Matteo Renzi, affidato a un tweet. «Male affluenza, bene risultati: 2-0 netto. 4 regioni su 4 strappate alla dx in 9 mesi. Lega asfalta Forza Italia e Grillo. Pd sopra il 40%». Al premier ha fatto subito eco, sempre via Twitter, l’altro Matteo, il segretario della Lega Salvini: «Il pallone #Renzi si sta sgonfiando. La #Lega vola, la nostra Comunità cresce ovunque. Pochi amici fra i potenti, tanti Amici fra la gente».

Bonaccini: «Il voto è negativo»

A scrutinio non ancora ultimato, in Emilia Romagna il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini (sostenuto da Pd, Sel, Emilia-Romagna civica e Centro per Bonaccini) è in netto vantaggio su Alan Fabbri, candidato del centrodestra (appoggiato da Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia): un distacco che a metà dello spoglio è diventato incolmabile (circa il 48% contro il 31-32), al punto che l’esponente leghista ha riconosciuto la vittoria dell’avversario senza attendere la fine delle operazioni ai seggi. Molto staccata la candidata del Movimento 5 Stelle Giulia Gibertoni. Stefano Bonaccini, dal canto suo, ha rilasciato al Corriere della Sera una dichiarazione dai toni per nulla trionfali; «Inutile girarci intorno, il voto è molto negativo per quel che riguarda la partecipazione. Devo guardare in faccia la realtà per quello che è, cambiare e ripartire da capo. Di fatto è mancato un pezzo di Pd che è rimasto a casa perché tanto sapeva che si vinceva e ha pesato molto l’inchiesta sulle spese dei consiglieri». Più euforico, nei toni, invece, il candidato del Carroccio Alan Fabbri, che mentre seguiva gli scrutini con il suo team ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Il risultato alle regionali dell’Emilia-Romagna «sta tributando alla Lega Nord un epocale successo».

Centrosinistra avanti in Calabria

In Calabria già dopo i primi dati parziali il candidato del centrosinistra Mario Oliverio, ex presidente della Provincia di Cosenza ed ex deputato sostenuto da otto liste (Pd, Democratici progressisti, Oliverio Presidente, Centro democratico, Autonomia e diritti, La sinistra con Speranza per cambiare la Calabria, Calabria in rete e Cdu) si è trovato in netto vantaggio sugli altri candidati, approfittando anche delle divisioni all’interno del centrodestra. In Calabria si è tornati al voto per voltare pagina dopo la chiusura anticipata della legislatura. Un anticipo di circa sei mesi, dovuto alle dimissioni presentate dal precedente presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, sospeso dalla carica - per effetto della legge Severino - in seguito alla condanna a sei anni per abuso e falso subita nella qualità di ex sindaco di Reggio Calabria.

Prodi: «C’è malessere»

Prima della chiusura dei seggi sulla scarsa affluenza alle urne era arrivato il commento di Romano Prodi: «Se si andrà su una percentuale al di sotto del 50%, sarà un dato preoccupante», aveva detto l’ex presidente del Consiglio. Parlando della «sua» Emilia Romagna l’ex premier aveva quindi aggiunto: «Sorprende che l’Emilia Romagna abbia un dato inferiore rispetto alla Calabria, mentre di solito è di 11-12 punti percentuali superiore, quindi c’è una particolare situazione di malessere».

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