PESCARA Il Governo si prepara ad allentare la morsa sulle Regioni, cancellando l'obbligo di pareggio di bilancio prima di fare debiti: più flessibilità per dare respiro a chi si tiene a galla a fatica. Ma le scadenze contabili del 31 dicembre sono vicinissime e la nuova maggioranza non vuole farsi trovare impreparata all'appuntamento di fine anno. L'assessore al Bilancio, Silvio Paolucci, spiega le tappa di avvicinamento: «Per il 2 dicembre è prevista l'approvazione del Dpefr (Documento di programmazione economica e finanziaria della Regione). Stiamo per approvare il rendiconto 2012; la settimana prossima porteremo in giunta la legge di stabilità; entro gennaio sarà approvato il rendiconto 2013».
Ma quali sono le novità più significative sulla gestione dei conti e della spesa? «L'obiettivo è di arrivare a fine anno con il riallineamento di tutti i documenti contabili. Dentro c'è una legge di bilancio che prevede l'ammortamento del disavanzo di amministrazione e ne eleva enormemente la copertura dei residui. Per la prima volta il prossimo bilancio sarà in equilibrio».
Una manovra lacrime e sangue o di ordinario contenimento della spesa? «Essendo molto rigoroso, quello del 2015 sarà un bilancio che finanzierà solo le spese obbligatorie e raccoglierà le raccomandazioni della Corte dei conti. Ci sarà una inevitabile contrazione delle spese sui centri improduttivi, i beni e i servizi, ma non sarà un bilancio di tagli lineari».
Restano le difficoltà di liquidità di cassa che lei stesso ha denunciato, e poi questa brutta storia dei fondi europei: 141 milioni di euro destinati al Piano sociale, anticipati dalla Regione ma congelati da più di due anni a Bruxelles. «Il primo step è proprio la verifica dell'accordo siglato l'11 novembre scorso al Ministero del Lavoro sui 103 milioni fermi alla Comunità europea. Una somma che dovrebbe tornare in cassa entro gennaio. E' chiaro che il prossimo bilancio dovrà tenere conto anche dei 100 milioni di tagli apportati dal governo, ma sarà un bilancio di equilibrio che dovrebbe mettere al sicuro anche quello del 2016 e offrire maggiori garanzie per il futuro».
PETTINARI E I FONDI EUROPEI
Intanto, proprio sulla vicenda dei fondi Po Fse bloccati a Bruxelles, il consigliere regionale Domenico Pettinari (M5S) ha presentato un’interrogazione per chiedere quali iniziative abbia assunto o intende assumere il presidente Luciano D'Alfonso, vista l'urgenza del caso, al fine di ottenere dall'Europa le somme già anticipate dalla Regione. L'esponente del Movimento 5 Stelle chiede anche di sapere se ci siano responsabilità da parte di dirigenti o funzionari della Regione in merito a questa intricata vicenda, e se a questi ultimi, nel corso dell'ultima valutazione, sia stata erogata o meno la retribuzione per premio di risultato.