ABRUZZO. Un’unica azienda regionale di trasporto pubblico: è stata presentato ieri il disegno di legge della maggioranza di centrosinistra, più volte annunciato sia in campagna elettorale che in questo primo scorcio di legislatura.
La strada ormai è segnata e vecchie iniziative del passato vengono definitivamente accantonate.
L’intenzione, dunque, è quella di costituire, attraverso la fusione per incorporazione di Arpa, Gtm e Sangritana, un’unica società di trasporto «per migliorare gli aspetti operativi e finanziari delle attuali gestioni» e ottimizzare le produzioni dei servizi «a tutto vantaggio della collettività che se ne serve».
Scatterà dunque una procedura che vedrà l’Arpa diventare l’azienda unica regionale. Questo sarà possibile conferendo nella società il capitale sociale della Gtm e della Sangritana, spiegano i promotori Camillo D’Alessandro, Sandro Mariani, Di Nicola, Monaco, Paolini e Monticelli.
Dunque l’Arpa avrà la totalità delle azioni delle altre due società. «Dall’operazione», si spiega nel disegno di legge, «non devono derivare nuovi o maggiori oneri sul bilancio regionale» e viene abrogata la disposizione della legge regionale 1 del 2012 che aveva già delineato la creazione dell’azienda unica seguendo un altro percorso, mai portato a termine.
«La scelta della cosiddetta fusione per incorporazione semplificata», spiegano i consiglieri regionali firmatari della proposta, «risulta essere non solo più veloce ma anche meno onerosa».
Le tre società ad oggi assicurano insieme quasi l’80% dell’intero servizio di trasporto pubblico locale.
La nuova società ingloberà dunque tutti i servizi di trasporto pubblico locale, sia su gomma sia su ferro, e già nelle scorse settimane D’Alessandro aveva chiarito che non c’è ombra di dubbio che la divisione ferro rimarrà a Lanciano. «Non è una questione di campanilismo», aveva spiegato, «Lanciano è vicina alla Val di Sangro e, quindi, all’area industriale che produce il PIL più importante d’Abruzzo»
La Regione ha garantito che con la fusione saranno garantiti i diritti di tutti i lavoratori dell'Arpa e delle altre aziende che entreranno nel nuovo soggetto societario.