Direttore, mi auguro che il governatore Luciano D’Alfonso e i suoi collaboratori sappiano cosa stanno facendo. Mi auguro anche che la Politica, come purtroppo accade da un po' di anni a questa parte, non stia giocando con la pelle e gli stipendi di noi poveri lavoratori. Il problema è che i politici, oggi qua e domani di là, un posto dove sedersi, con tanto di mega stipendio, ce l'hanno assicurato. Questa incorporazione di Sangritana e Gtm in Arpa spero non sia solo un mattatoio dove oggi, ahimè, ci sono più o meno mille teste che rischiano grosso, mentre domani… un domani molto vicino, le teste diventeranno mille e 700 circa. Non vorrei che tutto questo sia solo un viatico per prolungare l’agonia di un paio di anni, dove oggi, causa incarichi politici sbagliati, c'è un’azienda in piena crisi con un crac finanziario non indifferente, e dove domani, invece, se ne farà di tutta l'erba un fascio insieme a Gtm e Sangritana, oggi aziende sane. Il problema andava risolto dentro Arpa, perché i circa 1000 dipendenti che vi lavorano, avevano ed hanno il sacrosanto diritto di percepire il loro stipendio, sudato e meritato. Invece si sono ritrovati nella fogna, e senza garanzie future, grazie a scelte aziendali SBAGLIATE, dettate ed avallate dalla politica di turno. E’ politicamente scorretto incorporare due aziende sane dentro una morente. Non si è mai visto farlo, nemmeno nei fumetti! Per fare un favore a chi? Mal comune mezzo gaudio? Non credo. Si doveva e si poteva agire diversamente, perché sono 15 anni, se non di più, che si parla di un'azienda unica di trasporto regionale. Perché non si è intervenuti prima, per fermare gli scempi e gli sprechi di Arpa? Purtroppo, ma non li biasimo, i dipendenti Arpa vedono in questa incorporazione la loro ancora di salvezza, senza pensare troppo e vedere oltre quello che si sta facendo. Nel frattempo Arpa ha già consegnato, o sta consegnando , i libri contabili dei beni di Gtm e Sangritana alle banche, in modo da darli in garanzia per farsi riaprire i "rubinetti" dei prestiti. Ma con cosa li andremo a ricucire questi debiti, se non c'è nemmeno uno straccio di programma?
Un dipendente della Sangritana
Ecco uno dei grandi problemi dell’Italia di oggi: le troppe scottature del passato fanno sì che non ci si fidi più di nulla. Anche delle operazioni che, come la fusione tra le tre aziende regionali dei trasporti, apparentemente sono più che sensate.
Mauro Tedeschini