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Data: 29/11/2014
Testata giornalistica: Notizie d'Abruzzo
Quali sono le sorti della Sangritana? il consiglio comunale fa quadrato e chiede chiarezza alla Regione

Lanciano. Il Consiglio Comunale di Lanciano fa quadrato attorno alla Ferrovia Adriatico Sangritana. In apertura dei lavori, su proposta delle forze di opposizione, è stato illustrato un ordine del giorno con cui si chiede ai vertici della Regione Abruzzo di fare chiarezza circa le sorti della Sangritana alla luce della proposta di legge regionale in materia di riordino delle partecipazioni societarie nel settore del TPL. L’ordine del giorno, condiviso anche dalle forze di maggioranza, è stato approvato all’unanimità. “Condividiamo la necessità di un progetto teso a razionalizzare e rendere più efficiente il servizio di trasporto pubblico locale”, hanno precisato Errico D’Amico e Paolo Bomba, “ma vogliano conoscere gli effetti della proposta di legge regionale con particolare riferimento alla Sangritana ed al trasporto su ferro. Il futuro è dato dalla mobilità multimodale. L’Europa incentiva il trasporto su ferro e la Regione Abruzzo che detiene la proprietà di un’impresa ferroviaria sana cosa ne fa? È questo che chiediamo di sapere con chiarezza”. A fargli eco sono i Consiglieri comunali Gabriele Di Bucchianico e Marco Di Domenicosangritana. “Con la proposta di legge regionale”, spiegano, “si intende costituire, attraverso la fusione per incorporazione, un’unica società pubblica di trasporto. In sintesi, Arpa (che presenta un bilancio in passivo importante) incorpora Sangritana e GTM che, al contrario, sono imprese sane. È normale nutrire forti perplessità, ma soprattutto essere preoccupati circa il futuro della Ferrovia Adriatico Sangritana, azienda di trasporto, questa, ultra centenaria e che ha sede a Lanciano. Attorno ai binari della Sangritana si è sviluppato un territorio, quello del Sangro-Aventino. Non possiamo cancellare 100 anni di storia”. “La nostra non vuole essere una mozione degli affetti”, precisano Tonia Paolucci e Eugenio D’Ovidio, “ma piuttosto la strenua difesa dell’unica opportunità di sviluppo e di crescita che è rimasta alla nostra città: la Ferrovia Adriatico Sangritana. In questi ultimi anni quest’azienda ha mostrato una grande vivacità, garantendo anche servizi che altre imprese ferroviarie disdegnano, ma che hanno una grande importanza per la nostra popolazione”. “E che fine faranno i progetti della Sangritana”?, si chiedono ancora i Consiglieri “Pensiamo al tram treno che deve collegare San Vito Marina a Castelfrentano, al polo culturale che sorgerà nell’officina storica di via del Mancino che già oggi rappresenta uno spazio culturale molto richiesto. Polo culturale, questo, che avrebbe dovuto risolvere anche il problema degli spazi da riservare alla biblioteca comunale ed all’Archivio di Stato”. Sul trasporto merci e le specifiche richieste avanzate dall’AD di Fiat, Sergio Marchionne, i Consiglieri sottolineano che “il raccordo industriale di Saletti, gestito in esclusiva da Sangritana, è strategico per la Sevel che continua ad essere l’azienda che produce il PIL più importante di tutta la regione”. Si è scelto di procedere con un ordine del giorno, poiché la richiesta di un Consiglio Comunale straordinario potrebbe risultare tardivo rispetto all’iter procedurale regionale.

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