ABRUZZO. Tutti d’accordo per l’azienda unica regionale di trasporto ma a quanto pare la fusione sarà più difficile e controversa del previsto.
Nei giorni scorsi il Pd ha presentato il progetto di legge che prevede la fusione per incorporazione di Sangritana e Gtm nell’Arpa che prenderà tutte le quote societarie e diventerà formalmente l’azienda unica.
Da Lanciano sono arrivate le prime proteste, quelle del movimento civico guidato da Pino Valente che parla senza mezzi termini di «scippo» del Frentano.
«Ho parlato con tanti dipendenti», ha raccontato Valente, «e tutti mi hanno espresso la preoccupazione per un futuro incerto e per una operazione che non condividono. Tutti si chiedono come è possibile che l’azienda capofila sia quella capace di creare una voragine di perdite e non invece le aziende con i conti in regola. Ed anche dai tavoli di lavoro la sensazione non è quella di una fusione ma di una annessione vera e propria da parte di Arpa nei confronti delle altre due società, un paradosso perché le due aziende sane verranno colonizzate da una azienda capace di produrre in due anni ben 17 milioni di euro di perdita».
Valente parla di una riforma seconda per importanza solo a quella sanitaria «decisa da due persone, il presidente D’Alfonso ed il suo braccio destro Camillo D’Alessandro alla faccia delle tante belle parole spese in campagna elettorale».
CENTRODESTRA: «ATTEGGIAMENTO SCONSIDERATO»
Ma anche in Consiglio regionale c’è chi batte i piedi. Il centrodestra parla di «atteggiamento sconsiderato della maggioranza» che starebbe tentando di apportare una delle modifiche più importanti del settore trasporti in maniera troppo sbrigativa e senza la partecipazione di tutti.
«Uno degli atti più importanti e tra i più attesi che questo Governo regionale ha la possibilità di compiere», commentano i consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e Gianni Chiodi, «è stato inserito nell’ordine del giorno di una Commissione convocata il 25 novembre per il 27 novembre alle 17:45 e tra l’altro con la presentazione di uno scarno Progetto di Legge di appena 4 articoli effettivi. Troveranno la nostra opposizione più decisa e se sarà il caso anche le “barricate”».
«Si vuole discutere», continuano i tre consiglieri, «della fusione delle 3 aziende in unico soggetto per il Trasporto Pubblico Locale che ci trova sicuramente d’accordo ma siamo di fronte ad un’eccessiva sufficienza, per la quale riteniamo non siano state sviscerare numerose tematiche che invece andrebbero analizzate profondamente con la massima attenzione».
Secondo Sospiri, Febbo e Chiodi prima di attuare un passaggio così importante per il futuro del trasporto pubblico della regione bisognerebbe fare delle valutazioni «serie che dovrebbero coinvolgere tutte le parti in causa comprese le organizzazioni sindacali. Dalla sera alla mattina quindi il centrosinistra vuole affrontare questo cambiamento epocale con un eccesso di leggerezza che non possiamo tollerare e che prevede peraltro la consegna di una delega in bianco al presidente D’Alfonso».
«L’ACCENTRAMENTO DEL POTERE DI D’ALFONSO»
Un accentramento del potere in capo al governatore che il centrodestra non gradisce affatto e che si riverserebbe su varie questioni che investono la Regione.
«E’ eclatante – dice Febbo - come il modello di accentramento del “potere” operato dal presidente della Giunta, si stia concretizzando in questa prima fase di legislatura regionale. La riprova, cronaca di questi giorni, sono anche le sostituzioni in toto dei CdA di Enti regionali importanti con Commissari “di fiducia” o uomini riconducibili al presidente togliendo di fatto una prerogativa e indicazione svolta da sempre dal Consiglio regionale. Con esso si registra un depauperamento delle funzioni dei componenti della maggioranza stessa, legati da un patto elettorale la quale mortificazione non passa solo attraverso l’impoverimento decisionale rappresentativo ma tocca la figura di ogni Consigliere e di ogni Presidente di Commissione. Insomma è ora che D’Alfonso non si comporti più come un Sindaco con le funzioni del Presidente della Repubblica ma come vero e proprio Presidente della Giunta Regionale con i suoi compiti e le sue specifiche funzioni».
I DUBBI DEL M5S
Sulla fusione delle tre società di trasporto anche il Movimento 5 Stelle mostra perplessità: «siamo favorevoli», spiega Sara Marcozzi, «l'avevamo e l'abbiamo anche noi nel programma, ma riteniamo la proposta di legge troppo scarna (di fatto si tratta di soli tre articoli), si prevede la mera fusione per incorporazione di Sangritana e Gtm in Arpa, lasciando ogni delega futura al Presidente D'Alfonso. Abbiamo chiesto più tempo, più documenti e soprattutto più tutele (scritte) per i lavoratori. Abbiamo ottenuto l'aggiornamento della commissione a mercoledì prossimo, in attesa di maggiore documentazione programmatica sul futuro e la visione del trasporto pubblico nella nostra regione e anche in attesa dei suggerimenti diretti dei sindacati. Abbiamo tempo fino a martedì per presentare i nostri emendamenti migliorativi. Siamo d'accordo con la fusione ma vogliamo più certezze».