Gentile direttore, in materia di trasporti l’Abruzzo sembra diventato una sorta di tiro al bersaglio di decisioni improvvide prese da chi evidentemente ha scarsa considerazione di questa regione. Dopo essere stato bypassato dai collegamenti ferroviari con l’Alta velocità, ora rischia di veder ridimensionata l’attività dell’aeroporto di Pescara a causa della ventilata chiusura dell’ufficio della polizia di frontiera. Buona parte del traffico passeggeri è alimentato da voli internazionali come quelli di Ryanair con la Germania e l’Inghilterra. Privare l’aeroporto d’Abruzzo di un servizio così necessario e indispensabile, significherebbe condannare lo scalo aereo a un ridimensionamento, se non alla chiusura definitiva. E torniamo così al solito ritornello: l’Abruzzo ha scarso peso, poca considerazione da parte dei centri decisionali centrali per quanto riguarda le infrastrutture fondamentali. Né è pensabile che si possa sopperire con il distacco provvisorio di personale di polizia a ogni volo internazionale.
Francesco Di Miero