LANCIANO. «Allarme scippo della Sangritana»: la lista civica Progetto Lanciano torna a prendere posizione contro la «scellerata» decisione della Giunta Regionale dell’azienda unica di trasporto regionale.
Nei giorni scorsi i consiglieri del Pd hanno presentato il progetto di legge che prevede la fusione per incorporazione di Gtm e Sangritana in Arpa. Quest’ultima sarà l’azienda unica e avrà la totalità delle azioni delle altre due società.
Ma a Lanciano l’iniziativa della giunta D’Alfonso non piace affatto.
«E’ un provvedimento calato dall’alto, che ha completamente scavalcato la Frentania, alla faccia della collaborazione con i territori, cavallo di battaglia sbandierato in campagna elettorale, nel maggio 2014, da parte dell’allora candidato presidente Luciano D’Alfonso», commenta il coordinatore cittadino Pino Valente.
«Questa giunta regionale, che abbiamo appoggiato e con la quale abbiamo condiviso la campagna elettorale, si sta comportando nello stesso modo della precedente. Allora Chiodi appena insediato cancellò la sede della Asl Lanciano Vasto, adesso D’Alfonso sta annettendo la Sangritana in Arpa. Così come la Asl frentana fu sacrificata per ripianare le perdite di quella teatina, così adesso la Sangritana viene immolata per salvare l’Arpa, che è bene ricordare ha chiuso il bilancio 2013 con una perdita di oltre 12.000.000 di euro. Un comportamento che non ci piace e che contrasteremo in ogni modo possibile».
Per questo Valente annuncia che la sua lista civica chiederà la convocazione di un consiglio comunale straordinario «per prendere posizione in maniera forte e chiara contro il progetto di fusione che prevede anche l’annessione del trasporto su ferro».
Il movimento civico Progetto Lanciano, pur essendo alleato del centrosinistra nell’amministrare la città di Lanciano, rimarca la propria autonomia «rispetto a decisioni che vanno a penalizzare il territorio frentano».
Sottolinea Valente: «Non abbiamo fatto sconti al centrodestra quando malgovernava la Regione, non li faremo al centrosinistra quando porta avanti progetti che riteniamo sbagliati. Si taglino i costi della politica, si elimino gli sprechi ma si salvaguardi la specificità del trasporto su ferro e soprattutto si rispettino gli impegni elettorali quando Luciano D’Alfonso prometteva una valorizzazione del vettore frentano che doveva essere messo al servizio, non solo dell’Abruzzo, ma anche delle Marche e del Molise».
Il movimento civico Progetto Lanciano promette una mobilitazione del territorio frentano se non arriveranno risposte precise che tutelino le peculiarità della Sangritana e dei loro dipendenti.